Il rapimento di Rossella Urru e dei 2 cooperanti spagnoli ancora non è stato rivendicato, immediata è però la reazione dell’esercito algerino, che, si apprende da ADNK international ha dato il via a una vasta operazione di sicurezza nella zona a sud del campo di Tinduf, gestito dal Fronte Polisario.Ancora non è nemmeno certo che dietro il rapimento ci sia la mano di Al Quaeda. Secondo quanto riporta il quotidiano algerino ‘el-Khabar’, i militari sono impegnati da lunedì in una vasta attivita’ di rastrellamenti alla ricerca dei tre cooperanti nella speranza che si trovino ancora nel territorio algerino. Sempre dalle agenzie internazionali si apprende che le attivita’ vengono dirette e seguite in prima persona dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Ahmed Qayd Saleh, che si e’ recato subito a Tinduf dopo il rapimento e che ha passato in rassegna le truppe per preparare questa operazione di sicurezza. Per ora, a seguito dei rastrellamenti sono stati arrestati quattro contrabbandieri che si trovavano nella zona di Wadi Shanashan, 300 chilometri a nord del confine tra Algeria e Mauritania, dopo un violento scontro a fuoco. Le dichiarazioni dei media algerini sembrano essere veramente poco rassicuranti dal momento che, a quanto pare, si ritiene che ”la zona a sud di Tinduf e’ diventata un nuovo Afghanistan per la presenza dei terroristi di al-Qaeda, dei contrabbandieri e dei miliziani del Polisario, alcuni dei quali tornati di recente dalla Libia”. Ieri intanto a Samugheo, centro in provincia di Oristano di cui è originaria Rossella, si è tenuta una partecipatissima fiaccolata, altro iniziative di sostegno sono previste nell’Isola.