Sinceramente ci ho pensato un po'
prima di mettermi a scrivere questo post.
In genere scrivo per ricordare e
questa "cosa" io sinceramente vorrei dimenticarla. Mi piacerebbe
svegliarmi domattina e scoprire di aver sognato, tirare un sospiro di sollievo e
canticchiare, mentre mi preparo il caffè.
Invece no, l'esperienza che stiamo vivendo, ci tocca sul serio, e dire che ne
avrei fatto volentieri a meno, è scontato e banale. Niente di tragico
intendiamoci ma se potessi, la rimuoverei, smettendo di pensarci continuamente
come sto facendo da una settima ed evitando perciò, pure di scriverla per non
peggiorare le cose.
Decidere di raccontarla, mi costa
un po’ in termini di ansia ma ha anche importanti e positivi risvolti, quindi ho deciso di accendere il pc, con l'idea di raccontare puntata per puntata, tutti i dettagli dell'esperienza!Prima di tutto così facendo, potrò raccogliere consigli e pacche sulla schiena, da chi c'è già passato ed ha risolto, poi metterò a disposizione di altri, un’esperienza diretta vissuta in tempo reale, raccontata in maniera sincera e a cuore aperto, e infine sarò “titolata” per dare dritte e consigli e suggerimenti a chi, speriamo non ci debba passare mai, ma non si sa.
Tutto ciò forse farà anche attenuare, un po' di quell'inca@@atura che ho con me stessa, l'ansia no, quella non se ne andrà fino a quando non ne saremo fuori.
Dunque, il punto è questo: Cestino ha dei denti cariati, non 1, non 2 ma 4, i molari superiori e inferiori, quelli che se cadono non ricresceranno prima dei 10/11 anni, e lui di anni ne ha solo tre e spiccioli, quelli fondamentali per la masticazione, quelli che se non ci sono possono dare un sacco di problemi e soprattutto quelli che cariati fanno un gran male! Da qualche giorno accusava fastidio alla guancia destra e, armata di lucina da notte, ho compiuto una fugace ispezione, per scoprire, ma in dubbio, l'amara verità. Il Principe, perplesso anche lui, ha suggerito un controllo, ma il dentista pediatrico ha confermato la sentenza: sono cariati, occorre curarli e urgentemente!
Reazione istintiva è stata quella di prendere a testate il muro, perché conosco mio figlio punto per punto, e quelle carie non l'avevo mai notate, combattiamo la guerra dello spazzolino tutti i giorni, ma in un modo o nell'altro, quella bocca sono sempre riuscita a fargliela aprire, eppure "loro", non l'avevo viste. Ce lo un po' su anche con il pediatra a dire il vero, perché lo frequentiamo abbastanza spesso e con il legnetto del gelato sta sempre lì a rimirare gola e lingua, ma i denti no, quelli evidentemente, non li ha mai controllati. Comunque capisco che la posizione è scomoda ed anche che la collaborazione di Cestino, è scarsa, in più la carie è di colore bianco formaggio, quindi se anche voi, come me, avevate l'idea di qualcosa di nero che scava, ricredetevi e guardate bene. Dopo questa prima reazione incredula, ho cominciato a ragionare e a voler capire, sottoponendo il dentista a una delle mie interviste. Dunque non si tratta di carie da biberon (quella che verrebbe per il contatto continuo e prolungato con bevande zuccherine... il latte è tra queste eh!) e in sostanza nemmeno da cibo e scarsa igiene, anche se i molari sono i denti più difficili da pulire per la posizione interna e per la forma a conca che hanno. Quella di Cestino è una carie dovuta a una scarsa resistenza dello smalto che è facilmente attaccabile. L'assunzione di fluoro fin da piccoli, pur non essendo miracolosa, aiuta, ma a me nessuno lo aveva detto ed anche di questo "ringrazierò" il pediatra. E comunque sull’integrazione di fluoro, i pareri sono discordanti e qualunque altro rimedio alternativo, è solo una profilassi e non una cura. Come intervenire poi è una storia complessa, un percorso probabilmente lungo e che dovrà compiere in solitudine fisica, perché non è permesso al genitore essere presente, se non in casi di estrema necessità. Dovrà entrare a digiuno di notizie e preconcetti e gli strumenti, per lui, avranno nomi dedicati, il trapano ad esempio sarà l'elefante e l'anestesia, il liquido magico, la mascherina servirà per non attaccare la tosse e gli occhi dovranno essere rigorosamente chiusi. Per mamma e papà c'è' addirittura un vademecum scritto cui attenersi. Tutto piccolo, a misura di bimbo, a parte la paura che è grande ma che però per il momento è solo la mia e con lei dovrò fare i conti. E comunque voglio capirci un po’ di più. Qualcuna di voi c’è già passata?






