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L’esposizione solare può ridurre il rischio di infarto

Creato il 17 giugno 2014 da Laricercascientifica

Sole si, sole no, abbronzatura si, abbronzatura no. Con l’approssimarsi dell’estate uno delle preoccupazioni maggiori degli individui, soprattutto poi per le classi più a rischio, riguarda le precauzioni da prendere nell’esporre la pelle ai primi soli di stagione. Tutti siamo consapevoli, infatti, del rischio di salute che un’eccessiva esposizione ai raggi UV può scatenare, ricordando che il cancro alla pelle è tra le forme di tumore più comuni indotto, appunto, da bagni di sole incontrollati.

Una recente ricerca scientifica, però, apre all’esposizione solare confermando che, se gestita in modo cosciente, può anche garantire dei benefici di salute. I benefici interesserebbero la pressione del sangue (e ricordiamo che circa un terzo della popolazione soffre di pressione alta) che grazie all’aiuto dei raggi solari potrebbe diminuire allontando, così, le probabilità di attacchi di infarto o ictus. Lo studio condotto presso l’Università di Edimburgo e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Investigative Dermatology ha analizzato i risultati di ricerca su 24 volontari che hanno partecipato all’esperimento sottoponendosi a delle sessioni abbronzanti di 20 minuti sotto una lampada UV. I test effettuati hanno dimostrato come le cellule della pelle esposte ai raggi rilasciavano ossido nitrico, una sostanza chimica a base di azoto in grado di causare il rilassamento dei vasi sanguigni e, conseguentemente, la riduzione della pressione arteriosa. Mezz’ora di esposizione, secondo i ricercatori, rappresenta il giusto apporto di sole alla nostra pelle per condizionare il flusso di pressione sanguigna e rendere benefici per l’insorgenza delle malattie cardiovascolari.

  • Ricerca di: Università di Edimburgo
  • Pubblicata su: Journal of Investigative Dermatology
  • Conclusione: Mezz’ora di sole può aiutare ad abbassare la pressione arteriosa

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