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"L'estate dei segreti perduti" di E. Lockhart

Creato il 30 giugno 2014 da Eliza @BiblioEliza
Buona sera amici lettori!Eccomi con una nuova recensione, l'ultima per il mese di giugno... Cavoli è già luglio! Il libro sicuramente lo conoscete, o ne avete almeno sentito parlare; è L'estate dei segreti perduti di E. Lockhart, gentilmente inviatomi dall'agenzia Hagakure (ringrazio ancora Dalila!!^^).

Titolo: L'estate dei segreti perduti 
Titolo originale: We were liars 
Autore: E. Lockhart 
Editore: De Agostini 
Collana: Le gemme 
Pagine: 304 
Ebook: € 5,99
Cartaceo: € 14,90 
Data di pubblicazione: 24 giugno 2014
TRAMA
Da sempre la famiglia Sinclair si riunisce per le vacanze estive a Beechwood, una piccola isola privata al largo delle coste del Massachusetts. I Sinclair sono belli, ricchi, potenti, spensierati. E Cady Sinclair, l’erede dell’isola, del patrimonio e di tutte le speranze, non fa eccezione. Ma l’estate in cui la ragazzina compie quindici anni le cose cambiano. Cady si innamora del ragazzo sbagliato, l’unico che la sua famiglia non potrebbe mai accettare, e ha un incidente. Un incidente di cui crede di sapere tutto, ma di cui in realtà non sa niente. Finché, due anni dopo, torna sull’isola e scopre che nulla è come sembra nella bellissima famiglia Sinclair. E che, a volte, ci sono segreti che sarebbe meglio non rivelare mai. Da una delle autrici young adult più acclamate dalla stampa americana, già finalista al National Book Award, un romanzo in cui amore e suspense si mescolano alla perfezione. Una storia che non vi lascerà più.


Ultimamente sono molto fortunata, sto leggendo un libro più bello dell'altro. L'ultima lettura che mia ha totalmente assorbita è L'estate dei segreti perduti di E. Lockhart.

Non è un libro da prendere alla leggera, non è un romanzo rosa che racconta l'allegra estate di un'adolescente. E' una storia profonda e intensa in cui, da un momento all'altro, vengono rimescolate le carte in tavola e l'esistenza di Cady cambia completamente. La sua è la vita di una ragazza privilegiata, ricca, bella, studiosa, con una famiglia antica e importante alle spalle. Cady trascorre tutte le estati sull'isola di proprietà del nonno, Beechwood Island, con le zie e e i cugini, tra nuotate, partite di tennis, pic nic. Un'estate dopo l'altra, tutte uguali, fino ad arrivare all'estate numero quindici in cui un incidente mette tutto a rischio e cambia la sua vita. Cady però non ricorda nulla di quello che è successo. Sa solo che ora la sua vita non può più essere quella di prima: tremendi mal di testa sconvolgono la sua esistenza, è costretta a ripetere un anno a scuola, è più magra, depressa. Ma cosa è successo?
Questo è questo libro, il tentativo di riannodare i fili di una storia, di riportare a galla ciò che Cady ha sepolto nella sua mente, perché la verità potrebbe essere tremenda, ma non sapere è molto peggio.
L'impatto con questo libro è stato un po' strano. L'atmosfera all'inizio ricordava quella di uno young adult: una ragazza, la sua famiglia, l'estate, i primi amori. Tuttavia alcuni accenni mi hanno messa sull'attenti sin da subito; c'era qualcosa di strano in quella famiglia: troppo ricchi, troppo perfetti. Un vero  e proprio clan alla Kennedy che ruotava intorno al patriarca. Infatti presto scopriamo che dietro a tanta perfezione, ai motti e alle case in stile vittoriano, la famiglia Sinclair è un covo di serpi subdole, di malelingue pronte a tutto pur di mettere le mani sulla casa più grande, sui gioielli più belli, persino sulle scarpe della nonna morta, anche a sfruttare i propri figli, spingendoli ad un gioco triste e morboso su chi vuole più bene al nonno, su chi è più Sinclair. Per la madre di Cady  e per le sue zie l'apparenza è ciò che conta e Cady, come i suoi cugini, deve saper mostrarsi sempre al meglio.
Anche l'incontro con Cady, protagonista e voce narrante, mi ha un po' lasciata perplessa; il suo personaggio era troppo sfuggente, quasi non facesse parte della storia, come fosse un narratore esterno. Invece degli altri, soprattutto dei Bugiardi (i cugini a cui Cady è più vicina) sappiamo sin da subito tante cose:
Johnny è scatto, impegno, sarcasmo; Mirren è zucchero, curiosità, pioggia; Gat è naso importante, ambizione e caffé forte.
Il ruolo di Cady si fa via via più importante e i suoi contorni si delineano sempre di più, fino ad arrivare ad un finale (che ovviamente non vi svelerò) che ci chiarisce tanti perché. E' una protagonista che dopo la confusione iniziale mi è molto piaciuta. Le sue insicurezze sono evidenti eppure non sono l'unica cosa che la caratterizza, come fossero un corpo estraneo del suo carattere. E' un personaggio molto fisico, molto materiale: i suoi sentimenti prendono subito forme specifiche, diventano immagine chiare, a volte un po' macabre, ma sicuramente efficaci. Così i suoi mal di testa sono paragonati ai tentativi di un'accetta smussata si spaccarle in due il cervello senza però colpire due volte lo stesso punto, la sua sofferenza emotiva diventa ferire grondanti sangue. Sono immagini forti ma anche molto chiare, che fanno nostre le sue sensazioni.
Un aspetto che mi ha molto colpi è il tempo. E' come se si dilatasse e si distorcesse. Sappiamo in ogni momento in che periodo della vita di Cady siamo, tuttavia è come se sull'isola si vivesse in un mondo parallelo. E in effetti più volte i vari personaggi ci ricordano che la vita sull'isola è qualcosa di diverso dalla vita  a casa. Anche il tempo a volte rallenta, altre si velocizza. E' una sensazione curiosa  e un po' bizzarra ma che da un'atmosfera molto particolare.
In conclusione, mi è piaciuto moltissimo. E' un romanzo strano, particolare, che va letto con attenzione ma che non annoia neanche per un attimo, grazie anche al ritmo incalzante sottolineato dal susseguirsi di capitoli brevi e da uno stile piuttosto secco, fatto di frasi brevi e di molti discorsi diretti. L'unico appunto che mi sento di fare è sul titolo che forse non è così adatto come lo è invece quello originale We were liars. Ecco io sarei rimasta più vicina a questa idea iniziale.
Oggi vi lascio con 2 buoni motivi per cui leggere questo libro:
  1. ... perché non è solo una lettura estiva, non è solo un romanzo rosa, non è solo uno young adult;
  2. ... perché mai una cosa è come sembra.
Voto...
Alla prossimaEliza

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