La straordinaria avventura di Cam e Meg
Salve a tutti!
Meg sembra particolarmente attratta da Villa Marina, una villetta nelle vicinanze della casa di Cam che, nel passato, aveva nel prato davanti alla casa un camposanto quasi sterminato. Ora al posto delle pietre tombali d’un tempo, pietre tombali che avevano provocato non pochi problemi a Cam quand’era bambina, vi sono una serie di siepi. Contro quello che è il volere dell’amica Meg chiede e ottiene di piazzare la vecchia tenda dei nonni di Cam in giardino ed in un punto particolare del giardino, nelle vicinanze cioè del cancello d’accesso a Villa Marina. A tutelare, per così dire, la privacy delle due campeggiatrici vi sono solamente i rami di un albero. A rendere ancora più sinistra la situazione ci si mette anche la scoperta che Villa Marina non è più disabitata ma è stata presa in affitto da due persone, un uomo adulto ed un ragazzo d’aspetto non propriamente simile a dei modelli. In più il ragazzo ha anche un cane di stazza piuttosto grossa, un specie di Alano di nome Pongo.
La vicenda, dopo un inizio tranquillo, procede in un crescendo di pathos fino alla conclusione sorprendente che lascia il lettore a bocca aperta ma che, a suo modo, chiarisce tutto, annodando, come direbbe il tenente Colombo, tutti i fili pendenti. Un racconto, quello regalatoci dalla straordinaria Sara Boero con “L’estate del non ritorno“, che appassiona e avvince il lettore tenendolo incatenato alle sue pagine per la voglia di scoprire come andrà a finire, per capire cosa si cela sotto una vicenda che, come dicevo poc’anzi, parte tranquillamente e procede con una progressione geometrica di tensione e pathos. Una lettura che non solo consiglio ma straconsiglio a tutti e che, ve lo garantisco, non mancherà di farvi riflettere e meravigliare.Grazie a tutte e tutti voi per la pazienza e l’attenzione e arrivederci alla prossima!
Buonanotte e, come sempre, Buona lettura, meglio ancora se con “L’estate del non ritorno” di Sara Boero!
Con simpatia! :)