L’estate racchiusa dentro ad un vasetto con il profumo di spezie. Confettura di susine gialle con vaniglia e cannella.

Da Meriscarpi
Marmellate e confetture

Ho racchiuso l'estate dentro al vetro, ho aggiunto due spezie che ricordano il Natale: la vaniglia e la cannella.

Qualcuno già lo sa, altri no. Da un pò di tempo a questa parte mi dedico soprattutto alla realizzazione delle confetture, quelle un pò particolari, che in commercio non si trovano; agli aceti fatti con gli scarti della frutta ed alla produzione di formaggi, da quelli semplici come il Raviggiolo, lo Squacquerone e alla Ricotta, quest'ultima fatta cagliare con l'acqua termale di Fratta Terme, ma anche a quelli più complessi come il formaggio di mucca stagionato, ai piccoli Caprini: semplici, aromatizzati con peperoncino, affumicati e sott'olio.

Oggi però parliamo di confetture. Il fatto di trasformare la frutta e anche la verdura, con semplici tecniche casalinghe è per me un piacevolissimo hobby. Può essere questo un modo di avere il controllo su alcuni alimenti che possiamo preparare come vogliamo noi.

Conservare significa bloccare negli alimenti il processo di deperimento, neutralizzando l'attività di alcuni microrganismi.Per marmellate e confetture si tratta di uno dei più semplici metodi di trasformazione della frutta, la quale viene cotta con zucchero e, a volte, con altri ingredienti in piccole dosi, fino a rendere consistente lo sciroppo che viene a formarsi dallo scioglimento dello zucchero con il succo emesso.
Proprio la cottura rappresenta una fase fondamentale per una buona riuscita: la casseruola dovrà essere mantenuta scoperta e protetta dal fuoco con una retina frangifiamma; il contenuto verrà mescolato spesso con un cucchiaio di legno. Molta frutta presenta una sostanza naturale, la pectina, che ne agevola l'addensamento durante la cottura. Fra tutti i frutti, quelli a più alto contenuto di pectina sono le mele e gli agrumi. Se si prepara con frutta povera di pectina e non si desidera aumentare la dose dello zucchero consigliata, per ottenere un effetto più addensante, sarà sufficiente unire anche un pò di frutta ad alto contenuto di pectina. Se la frutta è poco acida si corre il rischio che lo zucchero si cristallizzi. Ecco perchè spesso si consiglia di fare riposare la frutta prima della cottura.
La marmellata si differenzia dalla confettura perchè nella prima la frutta si presenta a pezzettini, o addirittura viene passata al passaverdura dopo una prima cottura; nella seconda invece la frutta compare intera (se di piccole dimensioni) o a pezzi più grossi. Marmellate e confetture molto spesso non richiedono di essere sterilizzate dopo l'invasamento. Volendo comunque renderle sterili le capsule, sarà sufficiente invasare le conserve a caldo, chiudere ermeticamente e quindi capovolgere i vasi su una superficie fredda, lasciandoli in quella posizione fino al loro raffreddamento.

Confettura di susine gialle, vaniglia e cannella Ingredienti

per 20 vasetti della capacità di 300 ml

5 kg di susine gialle al netto
2 kg di zucchero
1 cucchiaio di estratto di vaniglia (oppure i semi raschiati da due baccelli di vaniglia)
2 bastoncini di cannella pestati al mortaio

Procedimento
Lavate la frutta e togliete il nocciolo. Mettetela in una casseruola, aggiungete lo zucchero e lasciate riposare in luogo fresco tutta la notte. Il mattino dopo accendete il fuoco avendo cura di mettere anche lo spargifiamma (questo consentirà un calore uniforme). Iniziate a mescolare con un cucchiaio di legno. Dieci minuti prima di spegnere il fuoco, aggiungete la vaniglia e la cannella. Mescolate bene.
La confettura è pronta quando, messa nel cucchiaio, scenderà lentamente ma non troppo, lasciando una "scia" al suo passaggio.
Invasate subito nei vasetti, io prima li metto al microonde per 1 minuto alla massima temperatura, riempiteli, chiudete e capovolgeteli su di un ripiano freddo.

Nel prossimo post, spero la settimana prossima o anche no, forse prima, una delizia di marmellata da fare subito subito.....con frutta di stagione e da regalare per Natale.

Un saluto a tutti e... "a presto"!


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