In questi giorni una notizia, a dir poco sconcertante, ha fatto il giro del web.
Una notizia che ai nostri giorni non dovrebbe neanche comparire nelle ultime pagine dei giornali e sulla quale si potrebbero dire tante cose e fare tante accuse… ma si sa spesso non si ragiona al momento, ma solo col senno del poi!
Ma che ci sia chi gioisce per questa notizia…
SARDEGNA
Nuoro, (Irgoli) morto ragazzo di 12 anni ferito durante caccia al cinghiale
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Purtroppo ci troviamo ancora di fronte alla cruda realtà che ci siano persone che per puro divertimento, amano andare a caccia.
Molti di loro portano avanti la scusa “dobbiamo pur mangiare!”.
Se da un lato è vero che l’uomo è onnivoro per sua natura, è anche vero che oggi non serve andare a caccia per coprire il suo fabbisogno di proteine animali. Spesso infatti la caccia risulta solo un semplice massacro, uno stanare la preda per vedere chi è il più forte, e un trofeo da mostrare, fotografare e pubblicare nel web…
Se a ciò si aggiunge l’ignoranza…
Chiunque capisce, sa che una battuta di caccia è pericolosa, non solo per l’animale stanato, ma anche per chi vi partecipa!
Non è raro sentire di incidenti spesso mortali…
Una battuta di caccia al cinghiale lo è ancor di più: frasche che si muovono, mira ad altezza d’uomo… il gioco è fatto…
La prima domanda che ci si pone di fronte a un articolo del genere, da genitore è: perché portare un ragazzino di 12 anni?
Una domanda alla quale nessuno può dar risposta. Una domanda che probabilmente anche i genitori, col senno del poi, si staranno ponendo!
Purtroppo, per il piccolo, qualsiasi risposta, non servirebbe a niente!
Ne pianti, ne rimorsi, lo porteranno in vita!
C’è solo da sperare che la sua morte non sia vana, che serva a far pensare, serva a far ragionare…
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In questa vicenda, però, la cosa ancor più sconcertante è:
L’estremo: da animalisti a proclamatori di morte!
Le parole in questo frangente sono praticamente inutili!
Definire un ragazzino “coglione” solo perché spinto dalla voglia di assomigliare al padre e al fratello maggiore…
Definirlo “coglione” solo perché crescendo in quella realtà, nei pochi anni della sua vita, ha conosciuto quel modo di vivere…
Brian Warner (Ω) con la sua voglia di difendere gli animali, è passato da un estremo all’altro! Tra lui e i cacciatori, non c’è nessuna differenza, anzi, considerando che gioisce della morte di un bambino, che non poteva, visto l’età, visto la realtà in cui stava crescendo, capire il vero significato della caccia e fare una scelta SUA, è, a parer mio, tra la peggior specie che possa esistere.
Non si può combattere la morte con la morte!
Se cerchi rispetto, devi insegnare rispetto!
Se cerchi vita, devi mostrare vita!
Non puoi insegnare a non uccidere se tu stesso gioisci di fronte alla morte!