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L'età dell'onanismo

Creato il 26 agosto 2011 da Carlo_lock
...Insomma, più passa il tempo e più mi dico: "non esiste più la masturbazione di una volta". Eh sì, signori miei...Perché anche l'onanismo (ovvero la masturbazione) ha una sua età, un suo ciclo.
E come, del resto, in tutte le cose, anche l'autoerotismo perde freschezza con l'avanzare dell'età. Eh sì! Son finiti i tempi in cui si aspettava che mamma uscisse, che si tremava tutti, che ci si ingegnava a sperimentare col proprio corpo, finiti i tempi della masturbazione come effetto-compagnia. L'infanzia dell'onanismo è l'adolescenza, quando non vedevi l'ora di fartene un'altra, di toccarti anche il culo oppure di superare l'ansia di andare a chiedere un film o un giornale porno in edicola. O se eri donna superare l'emozione magari di andare a chiedere una carota dal fruttivendolo: nulla di strano, ma sapevi benissimo che quella carota non la mangiavi, sapevi dove sarebbe finita.Dopo accade la masturbazione di coppia, insomma subentra l'altro, uomo o donna che sia e c'è il bisogno di vederlo, di fare sesso in continuazione. Purtroppo essere in due non è come essere da solo, occorrono le occasioni, il mettersi d'accordo e allora salta fuori la masturbazione. in solitari.a come riempitivo o ripiego..Ma vedete, stavolta non è più un fine in sé, è un mezzo d'attesa, un anelito di ricerca del'altro. Crescendo la masturbazione è più un piacere mentale, visivo, formale, perché sappiamo godere meglio grazie a un corpo estraneo: insomma, con tutto il rispetto non c'è emozione a toccarsi per godere, ci si tocca senza curiosità, come far pipì, è un bisogno sterile. Masturbarsi come far pipì è abbastanza triste..Insomma mi manca quel tempo in cui si sognava di tornare a casa, di chiudere la porta e batteva il cuore, pareva di avere la febbre....Quei tempi non torneranno più, come non torneranno più i tempi delle "prime volte", dei "primi baci", dei "primi fidanzatini/e" o delle "prime puttane". Poi c'è anche chi magari in quarant'anni è vissuto soltanto di masturbazione e non so mettermi dalla sua parte, forse il suo piacere è ancora genuino, adolescenziale. Mi rivolgo quindi alle ditalinare o ai segaioli cronici, quelli che magari non hanno mai visto una donna/un uomo nudi nel letto in vita loro: insomma, come si vive? Avete rinunciato a masturbarvi per noia sublimandovi oppure lo fate ancora con mille inventive? Come si vive in questo eterno anelito, in questa corsa disperata verso l'amore, in questo strano enigma che è la sessualità, costruito sapientemente e quotidianamente solo grazie all'immaginazione? Si può morire solo masturbandosi, senza aver conosciuto la patata? Si può? Sì, come no? E i preti che fanno? Ma sì, ma quella è un'altra storia e poi non è mica sempre vero che i preti rimangono vergini...e devo dire che spero non mi legga un prete, ma sarei ben disposto a dibattere anche con lui. Insomma, per concludere, forse l'infanzia della masturbazione sopravvive in sé nella solitudine coatta o magari in carcere, quando il corpo e la mente rinunciano al desiderio di un rapporto alloerotico, copulativo, come chi è non vedente della nascita e morirà senza vedere un volto, un colore, ma forse apprezzerà meglio l'essenza genuina della vita.

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