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l’eterna lotta tra il bene e il meglio

Creato il 16 giugno 2015 da Plus1gmt

Guido parla delle sue fidanzate come se si trattasse di modelli enduro, d’altronde era già un motociclista prima di imparare il basso e di mettersi a strimpellare altri strumenti musicali. Dice che Patrizia, oltre ad avere un miglior assetto di Anna, gli garantisce prestazioni di ben altro livello. Anna è quella che l’ha mollato ma, prima di farlo, gli aveva più volte dimostrato di avere una visione piuttosto aperta della coppia. Non la biasimo, io con un appassionato di due ruote che mi fa provare quel genere di scomodità non mi ci metterei manco morto. Ma il tono dei commenti negli ambienti maschili è piuttosto in linea con quelli di Guido. Anna, con la sua vocina e il suo stile così poco appariscente, è sempre stata considerata una outsider nelle competizioni ormonali e fino ad un certo punto della loro storia per Guido ha costituito un motivo di vanto, un qualcosa da sfoggiare con orgoglio in tutte le occasioni della sua sfera pubblica. Di Patrizia, da quel punto di vista, nell’ambiente si dice che molto più dozzinale ma in effetti ha degli optional – sempre per dirla alla enduro – che non passano inosservati. Uno del giro l’ha vista a capodanno con quel vestito striminzito entrare in bagno, tirarlo su, abbassare gli slip e sedersi sulla tazza per un’operazione di routine il tutto con la porta aperta, e assicura che lo spettacolo è stato piuttosto appagante. Anna invece ha il fascino della ragazza fatale, quella che se ne fotte di tutto e di tutti, libera di spedire a quel paese Guido dopo l’ennesima recriminazione di gelosia e siamo sicuri che di Patrizia, anche se è una che quando passa ci sono maschi che si girano a scrutarne le forme, Guido non sarà mai geloso. Ma a Anna non sono mai piaciuti certi comportamenti da spaccone di Guido. Lei si trastulla con le tastiere elettroniche, e una volta Guido le ha nascosto nel drive dei floppy disk del suo synth un bel pezzettone di fumo, roba da rischiare di scatenare l’entusiasmo anche del meno zelante dei cani antidroga. Un’altra, e c’era pure l’articolo sul giornale, ha fatto un dispetto a un vigile urbano sottraendogli il casco di ordinanza lasciato sulla moto mentre l’agente stava multando l’organizzatore di non ricordo che festival per aver esagerato con il casino. Musica a tutto volume, gente per strada con bicchieri di vetro pieni di birra, i soliti schiamazzi e la solita gente che il giorno dopo deve alzarsi alle sei per andare al lavoro. Il casco Guido non se l’è nemmeno portato a casa, l’ha gettato di nascosto nel bidone della raccolta delle bottiglie ma quando poi è andato lì per riprenderselo il cimelio era già sparito e nessuno sa chi se l’è portato a casa.



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