Quando, un'anno fa , il quarto non-governo del Cavaliere crollò inesorabilmente nessuno avrebbe creduto che in meno di dodici mesi l'anziano professore in loden, con così poco charme e appeal politico, avrebbe ricondotto il Paese sulla via dello spessore internazionale. Non lo avrebbe creduto neppure la mia generazione che con diffidenza (crescente, bisogna dirlo) ha guardato all'esperimento tecnico.
Chi ha un minimo di dimestichezza con questa materia sa che l'esecutivo Monti non è certo il primo "Governo del Presidente" ma è sicuramente uno dei più anomali per le contingenze in cui è maturato e per il carattere tutto suo proprio con cui si è imposto nella comunità internazionale.
Ricordo come fosse ieri quella sera di Novembre di un anno fa quando tra mille feste di Piazza Berlusconi salì al Quirinale per rassegnare le dimissioni a pochi giorni dalla nomina a Senatore a vita di Mario Monti. Allora tutto ci pareva irrecuperabile : la Repubblica e le sue più alte istituzioni, schiacciate dal giogo di un potere perverso e malato; la politica smarrita, inaffidabile, schifosa; gli Italiani , persi nella convinzione di un Paese incancrenito.
Eppure l'uscita di scena del Presidente imprenditore e la contestuale comparsa del Professore ridavano speranza.
In quei giorni insomma qualcosa lasciava ben sperare, nessuno certo s'illudeva che fosse possibile tornare all'Italia del boom e della spesa facile ma quell'aurea normalitas ( passatemi la cacofonia) ricaricava il cuore ancor prima che la mente.
Il terzo governo tecnico della Seconda Repubblica è entrato così nella coscienza civile di questa generazione poco per volta, senza strappi e senza sussulti, con il marchio della sobrietà. Senza effetti pirotecnici e colpi di varietà.Con un profumo di strana normalità.
Ecco perchè agli Italiani di buona volontà il colpo di coda di questa settimana è parso inaccettabile e vile. Codardo e colposo nella sua efferata violenza politica.
Nessuno lo meritava.
In quest'anno di sacrifici il nostro Popolo( quanto ci è mancata questa espressione, per troppo tempo siamo diventati solo elettori) ha riscoperto la responsabilità e il servizio alla collettività nella sua dimensione più alta.
In questi mesi siamo rientrati nelle nostre case con la consapevolezza di dover sacrificare le ragioni di una vita agiata per contribuire tutti, secondo le proprie possibilità, al sostegno materiale ed economico della Nazione. Che la nostra Carta traduce in sviluppo spirituale e a cui si rimandano gli sforzi di ciascun cittadino.
Nessuno , beninteso, può oggi ritenere non perfettibile questa esperienza di Governo , su essa la Storia emetterà la sua sentenza e ognuno puó avanzare le proprie perplessità ; ma ad essa si deve , senza dubbio, il merito d'aver restituito all'Italia e agli Italiani la speranza di un Paese normale, in cui i governanti siano immuni da una sete di potere vuota e spocchiosa, a tratti comica se non grottesca che non rende giustizia ai valori di unità che il tempo passato ci ha consegnato.
Non lo meritano i giovani della mia generazione e di quelle che verranno,le donne e gli uomini che ogni mattina andando a lavoro hanno cercato le parole per spiegare ai propri figli che le esigenze erano cambiate;
non lo merita chi un lavoro non lo ha o non lo ha più, chi ha un'idea diversa della Politica ma ha accettato di collaborare con lealtà.
Non lo merita l'Italia che ha creduto nel cambiamento perchè se domani , o tra un mese, questo colpo di mano ci porterà lontani dalle poche sicurezze che abbiamo raggiunto allora nessuna ragione politica sarà sufficiente. Quel giorno dovranno restituire ai padri le notti insonni e alle madri il pianto dei propri figli in cerca di un lavoro, a me e alla mia generazione dovranno ridare il sogno di un Paese normale che avevamo iniziato a costruire
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
I saggi e bersani pensano gli imprenditori si uccidono
Strozzati dalle tasse un albergatore delle Eolie e un disoccupato nel ferrarese. "Senza speranza e lavoro non c'è voglia di vivere". Un centinaio le vittime... Leggere il seguito
Il 03 aprile 2013 da Francesca1993
OPINIONI, TALENTI -
Ha vinto la vecchia politica,altro che rivoluzione francese!
Altro che dieci “saggi”. Quelli che ha tirato fuori Napolitano dal cilindro per scrivere la road map di riforme essenziali per il Paese sono i soliti noti. Fors... Leggere il seguito
Il 31 marzo 2013 da Francesca1993
OPINIONI, TALENTI -
Il Governo potrà conoscere, attraverso i servizi, tutte le informazioni dei...
- Fulvio Sarzana - Ma prima regala ai cittadini italiani un’ultima chicca. La possibilità che i servizi di sicurezza italiani possano conoscere tutti i dati e l... Leggere il seguito
Il 30 marzo 2013 da Francesca1993
OPINIONI, TALENTI -
"Monti per l'Europa è politicamente morto" Il quotidiano "Le Monde" recita il...
Gian Micalessin - Mer, 27/03/2013 - 08:00 Caduto il «funzionario» Giulio Terzi, resta da seppellire il professore. Ma Mario Monti, come decreta Le Monde,... Leggere il seguito
Il 27 marzo 2013 da Francesca1993
OPINIONI, TALENTI -
Il golpe di Bersani – il nostro romanzo fantapolitico
Inizia il nostro romanzo fantapolitico Alba dorata a Milano. Cap. 1. Quel golpe di tenebra Il Parlamento era stato convocato per le 27 di quell’aprile piovoso... Leggere il seguito
Il 26 marzo 2013 da Claudiober
OPINIONI, POLITICA, POLITICA ITALIA, SOCIETÀ, TALENTI -
Chi e' gianroberto casaleggio?
Chi è Gianroberto Casaleggio? È lui il manager che ha persuaso Grillo dell’utilità della Rete. La società che presiede, la Casaleggio Associati, ha l’obiettivo... Leggere il seguito
Il 27 febbraio 2013 da Francesca1993
OPINIONI, TALENTI