Et voilà.
Un secondo fa che era capodanno, che camminavo nelle strade assaporandomi l'odore della neve, sbirciando il sole e catturando ogni angolo di caldo che trapassava gli zero gradi esterni.
Un secondo e mezzo fa era profumo di lenzuola stese al sole, troppo caldo, quanto caldo in cucina, non riesco a ragionare, pensare, scrivere.
Poi pioggia, cielo a pecorelle.
Un'estate bizzarra, un po' londinese, che manca di leggerezza, a tratti.E' così che succede, crescendo?
Si smettono di sentire le nuvole rosa e si comincia a ragionare per giorni e difficoltà da superare?Forse.
Ma io decido di rallentare e sospendermi in quell'attimo in cui il profumo della menta è forte, quando chiudo gli occhi e vedo il mare, lo sento quasi tra i capelli, e nelle dita, se mi tolgo le scarpe e cammino scalza sul parquet.
Penso che è proprio bello questo vento che al crepuscolo soffia e ci ricorda che è tutto così: semplice.Ecco: e allora due secondi e sono qui a preparami per la S U M M E R T H E R A P Y.
Ovvero: sconnessioni varie e casuali, ma molto programmate.
Poche cose, le essenziali: magliette, abiti bianchi fatti di niente, qualche costume, nessun gioiello se non gli anelli delle mie adorate migliori amiche. I libri. Il mio tè. Viaggio leggera quest'anno.Camminavo, l'altro giorno e pensavo che la Vita è altrove: lungi da me sputare nel piatto dove mangio, che è un piatto ricco, meraviglioso, sorprendente.
Però.
Però sono stufa di tutta questa milanesità imperante, il presenzialismo per forza, le falsità.
I chiacchiericci, il sottostare a regole non scritte e dettate da vanità.Non fanno parte di me, non sono io e non voglio diventare così.
Sono stanca di persone che prendono e basta e poi voltano le spalle: io sono generosa, amo dare molto più che ricevere e non voglio dovermi costruire una corazza per evitare che poi mi si stropicci troppo questo cuore.
Ho voglia di nuovi cieli, nuovi scenari.
Una nuova Vita, più semplice, più reale, più impregnata di me e di quello che sono.A volte penso: vado a Bali, ricomincio lì. Trovo il mio uomo con la barba, viviamo di amore, figli e ancora amore, un cane, qualche gatto una casa nel verde, le mie pentole e i miei tegami. Un lavoro semplice che poi a mettere la scintilla ci pensiamo noi.
Un oceano di distanza tra me e quello che mi è stato imposto.La Vita è una.
Voglio un nuovo approccio, basta perder tempo nel rincorrere ciò che pensiamo di non avere, voglio imparare a concentrarmi sull'incanto di adesso. Voglio ascoltare la mia muscia senza passare nervosamente in shuffle da una canzone all'altra.
Voglio smettere di perdere la pazienza e giustificarmi con "sono stanca", voglio gentilezza e voglio essere gentile.
Sempre.
Come fare?
Non ne ho idea.Spero che quest'Estate porti consigli e direzioni.
Gispy goes summer.
Anzi, visto che a volte parlare per hashtag è molto meglio che parlare solo per dare aria alla bocca:#agispyinthekitchengoessummer
Un inverno che mi ha regalato tanto, una primavera che ha segnato nuovi inizi, un'estate che spero regalerà emozioni, consapevolezze, sorrisi, cieli stellati, un'estate nella quale cercherò energie, ispirazioni, in cui voglio gli occhi pieni di nuovi desideri e sogni.
Smettila di camminare con la testa immersa nel tuo f&$@&g Iphone, A.Cosa voglio e non più vorrei perché diventa un imperativo:
Voglio Leggerezza.
Voglio mangiare tanto baccalà e bere birra.Voglio non pensare a come vestirmi per almeno 3 settimane
Voglio vivere in tshirt e crema solare e infradito.
Voglio fare tante fotografie.
Voglio spiaggia.
Voglio tramonti in cui tuffare gli occhi, annebbiare lo sguardo e perdere i pensieri.
Voglio non asciugarmi più i capelli e dimenticarmi delle zanzare.
Voglio ridere.
Voglio cantare.
Voglio appoggiarmi al finestrino aperto mentre stiamo correndo alla ricerca di nuovi lidi.
Voglio scommettere di nuovo su sogni e desideri.
Voglio perdere la cognizione dei giorni.
Voglio leggere i 10 libri in arretrato.
Voglio le solite mille lentiggini e voglio lamentarmi di queste mille lentiggini.
Voglio giochi antichi di sguardi, fare tardi la sera e carezze sparse e diffuse.
Voglio inviare sorrisi che mi ritornino in baci e che nutrino i baci miei.
Voglio assaporare ogni minuto di questa estate come una cannuccia che raschia il fondo di un bicchiere di aranciata fino a quando si sente il fischio vuoto e si passa allora a giocare con il ghiaccio.
Buona estate.
Che sappia di anguria, di sale sulle labbra, di labello alla ciliegia, di vino bianco ghiacciato, di risvegli pigri, di gambe intrecciate, di riccioli, di colazioni assaporate pigre, di aperitivi lunghi con sabbia appiccicata addosso e patatine mangiate dal sacchetto, di vento, di shampoo al cocco, di olio nuxe e di tutte le cose che ci piacciono.
Che ci regali una nuova lievità, nuove idee e soprattutto nuovi sorrisi.
On se revoir à Septembre.....