Uno dei momenti più toccanti in assoluto, quello dove puntualmente piango, è quando - purtroppo non l'ho trovata la scena su you-tube! - Joel rivive un momento in cui erano felici, facevano l'amore e sotto le coperte si sussurravano "ti amo", e si rende conto di quello che sta facendo, si aggrappa a quel ricordo e capisce che non può cancellarlo.Non aspettatevi una commedia, perchè non lo è. Piuttosto un dramma... ma non so, è un film che esula un pò dalle definizioni. Ma che fa pensare tanto. Sull'inconsistenza della vita, dell'amore... in fondo che cosa rimane a noi del passato, delle vecchie storie, se non un mucchio di ricordi? E i ricordi di per sé non sono forse un'inutile zavorra che ci portiamo dietro e che ci preclude l'accesso alla felicità?Forse l'unica felicità possibile è quella della "mente inconsapevole", di colui che inizia ogni giornata come se fosse sempre la prima, senza passato nè memoria... o meglio,senza la memoria del dolore, senza il ricordo della fine, della degenerazione dell'amore, dell'oblio, dell'inconsistenza dei sentimenti umani.Ma è felicità questa? Non è molto più doloroso perdere per sempre anche il ricordo di chi abbiamo amato?Per quanto mi riguarda ho sempre pensato che i ricordi, anche quelli belli, rechino comunque con sè un pizzico di dolore... per qualcosa che c'è stato e che non ci sarà più, perlomeno non così, non in quel tempo, non in quel modo, non con quella intensità... ma in fondo chi siamo noi, se non l'evoluzione di tutto ciò che siamo stati, che abbiamo provato e vissuto? E se si tratta di un'evoluzione in negativo e non in positivo? E' davvero possibile conservare integra la nostra anima cancellando anelli importanti della nostra esistenza? Il film non da risposte, solo un mucchio di domande."Beati gli smemorati, perchè avranno la meglio anche sui propri errori" (F. Nietzsche)





