Dal 2002 ad oggi, dalla data di entrata in vigore dell’euro sono trascorsi ormai 10 anni. La gente non sembra molto felice di festeggiare questo evento e quasi vorrebbe cancellare dalla memoria quel fatidico anno in cui tutto è cambiato. Infatti, la moneta unica europea non ha fatto altro che lasciare dietro di sé una scia, piuttosto lunga, di polemiche, dubbi, rimpianti.
Altro che vantaggi, i comuni mortali non hanno visto altro che problemi: prezzi che aumentano di continuo, famiglie che si impoveriscono progressivamente, indebitamento pubblico che continua ad aumentare, il potere d’acquisto che scende vertiginosamente. Ma sarà davvero tutta colpa della tanto polemizzata moneta?
Secondo gli economisti più esperti non è da imputare tutto all’entrata in vigore dell’euro, i colpevoli sarebbero più di uno, ma la gente non la pensa così. Secondo un inchiesta condotta da Altroconsumo, infatti, facendo un confronto fra i prezzi che erano in vigore nel 2001 e quelli odierni si può notare una unica condizione: aumento dei prezzi in tutti i settori.
Il reddito pro-capite è cresciuto del 14%, ma in compenso i prezzi sono saliti del 21%. Un notevole incremento dei prezzi si è registrato nel settore alimentare con una crescita del 25%, il che ha contratto notevolmente gli acquisti. Per non parlare del settore dei trasporti, l’ambito che più di tutti ha risentito del rincaro dei prezzi.