L’Italia e l’Europa non possono fare a meno dell’energia nucleare, necessario per soddisfare il fabbisogno energetico dei 27 e per alimentare lo sviluppo tecnologico dell’Unione Europea. Perché i vari Stati Membri possano riprendere i rispettivi programmi di sviluppo sarà però necessario sottoporre le centrali nucleari esistenti agli stress test. Poi, sarà la stessa Unione Europea a prendere decisioni in merito.
La sicurezza nucleare è stato uno dei temi toccati durante l’incontro tra i rappresentanti degli otto paesi più industrializzati del mondo. “Si è arrivati – ha detto il premier italiano, Silvio Berlusconi – a una generale considerazione circa l’inevitabilità del ricorso alla produzione dell’energia attraverso le centrali nucleari”. Condizionata, però, alla necessità di raggiungere uno standard di sicurezza assoluto.
Sarà l’Unione Europea a decidere sul da farsi, alla fine dei test. Cosa significa? Molto probabilmente che, se le condizioni politiche interne di ogni singolo paese lo permetteranno, l piani di sviluppo – costruzione di nuovi reattori e nuove centrali, ammodernamento di quelle esistenti laddove possibile – riprenderanno. Compreso quello italiano.
Ci saranno sicuramente polemiche, politiche e sociali, ma i singoli governi avranno man forte ad addebitare la decisione di riprendere i piani di sviluppo all’Unione Europea.
Bruxelles insomma, sarà la leva che permetterà di scardinare il blocco allo sviluppo tecnologico imposto dalla coalizione rosso-verde un po’ in tutta Europa.
Di Franco Cavalleri
FONTE: http://www.nucleareblog.it/2011/05/28/leuropa-non-puo-fare-a-meno-del-nucleare/