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L'Europa va costruita tutti insieme. Perché conviene

Da Mirella
L'Europa oggi sembra distante - cone le sue banche dissestate e le richieste di soldi per ripianare debiti-, ma tocca anche a noi cittadini europei dare "un'anima" a questa Europa. Un'Europa, che per sopravvivere non può fare a meno della finanza (altrimenti i BRIC ci mangiano a colazione! o ci comprano, e ci trasformano nella loro Foxconn, rendendoci schiavi...), ma un'Europa che deve presto tornare a parlare ai cittadini, spiegando che si stanno facendo enormi sacrifici per costruire gli Stati Uniti d'Europa, dove l'Italia sarà un architrave importante, un cavallo trainato da manifattura e turismo. Ma per non far sembrare l'Europa solo burocrazia, sprechi e "decisioni calate dall'alto", dovremmo avere una classe dirigente che SA raccontare l'Europa. Oggi se in Italia abbiamo un'Agend(ina) digitale è perché c'è la Digital Agenda di Neelie Kroes. Se i costi della telefonia mobile sono calati in dieci anni (anche il prezzo degli SMS era il più alto in Italia!), è merito dell'Europa. Idem, per l'abbonamento a Internet. E se azzereremo il divario digitale e avremo la banda ultra-larga - sulle cui autostrade digitali passeranno la sanità (e-health) e i servizi al cittadino (meno costosi!)-, sarà perché in Europa stiamo colmando il divario fra Nord e Sud. Gli Open Data, che in Francia (vedi Bordeaux) e in UK sono sempre più usati, sono il maggior antidoto alla corruzione. L'Europa a volte ci sembra un mostro, un'idra matrigna, però è la nostra casa comune. E - mentre la globalizzazione può distruggere un piccolo paese, solo- 27 paesi sono in grado di resistere e rilancire l'economia, ri-creando i lavori persi. L'Europa conviene (nonostante tutte le magagne che giustamente sottolinei)

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