L'evocazione (2013)

Creato il 01 settembre 2013 da Babol81
Qualche giorno fa sono riuscita, finalmente, a vedere anch’io questo L’evocazione (The Conjuring) di James Wan, salutato da amici e blogger come una delle rivelazioni horror dell’anno e come minimo uno dei film più spaventevoli degli ultimi tempi.

Trama: i membri della famiglia Perron, appena trasferitisi nella casa nuova, cominciano a venire perseguitati da strani e pericolosi fenomeni sovrannaturali. I coniugi Warren, esperto demonologo lui e sensitiva lei, cercheranno di aiutare la sfortunata famiglia, anche a rischio della propria vita.

Comincerò la recensione dicendo che Wan non è scorretto: di più. Alla storia vera della famiglia Perron, scritta con la consulenza di una delle figlie ormai adulta e di Mrs. Warren in persona e conseguentemente inquietante già di per sé, ha infatti aggiunto a mo’ di corollario un altro caso a cui hanno partecipato i Warren, quello della bambola Annabelle. Per una che, come me, ha la fobia di pupazzi e pagliacci, questo è stato un vero colpo basso soprattutto perché, alla vista della demoniaca bambola, la cui espressione è esponenzialmente più malvagia di quella dell'originale, ho rischiato di lasciare la sala al quinto minuto di proiezione e morire di tachicardia. E anche dopo ho avuto un paio di scompensi perché il buon Wan riesce ad ingannare persino lo spettatore più scafato piazzandogli il colpo di scena al momento previsto... ma da un'angolazione completamente inaspettata! Doppiamente maledetto quindi. Scherzi a parte (e chi scherza...?) L'evocazione non è solo inganni e spaventi a buon mercato, anzi: è un validissimo film d'atmosfera, dove l'inquietudine aleggia genuina e palpabile per tutta la durata, dove ogni dettaglio è finalizzato a far paura e dove, per quanto si abbondi di cliché, l'omaggio sentito agli horror anni '70 viene trasformato in un pregevole riaggiornamento del genere e non in semplice scopiazzatura.

Oltre all'incredibile ed intelligente accuratezza con cui viene trattato l'elemento horror (molto bella la scena in cui viene sfatato il mito che vuole gli oggetti posseduti, quando invece questi ultimi sarebbero solo degli "specchi" che ingannano gli umani, unici papabili "dimore" di eventuali demoni) quello che rende L'evocazione diverso rispetto ad altre pellicole simili è l'attenzione verso l'elemento umano: sia i membri della famiglia Perron che i Warren vengono presentati in modo che lo spettatore possa, se non affezionarsi, perlomeno interessarsi a loro e al loro destino e lo stesso vale per i personaggi secondari come, per esempio, le due povere ragazze che compaiono all'inizio. Simile risultato viene raggiunto soprattutto grazie alla bravura degli attori, tutti sicuramente in parte: personalmente, da quando ho cominciato a guardare Bates Motel, ho sviluppato una passione per Vera Farmiga e quella sua aria contemporaneamente malinconica e dura e trovo che in questo L'evocazione riesca a dare il meglio di sé. Gradevolissimi anche l'aspetto vintage delle sue mise, il modo in cui Wan alterna movimenti di macchina molto classici ad alcune innovazioni più moderne, come le riprese al contrario o due "tirate di capelli/piedi" alla Paranormal Activity, nonché un paio di citazioni di un paio di capisaldi horror come L'esorcista, Amityville Horror e Poltergeist. Insomma, magari L'evocazione non sarà l'horror del millennio ma a me è piaciuto molto e ho dormito male per almeno una notte, quindi lo consiglio. Sono rimasta solo con un dubbio: i 14enni di oggi soffrono di disagi alla prostata, sono già assuefatti alle sigarette, devono farsi le pippe perché la ragazzina seduta loro vicina non gliela da o sono semplicemente stupidi? No, perché il viavai che c'era in corridoio durante la proiezione rasentava quello dell'orario di punta nella metro di Tokyo e la cosa simpatica è che TUTTI camminavano battendo le mani. Chi ha visto il film capirà il motivo dello "scherzone" ma, figlioli, non fate paura. D'altra parte, se penso che erediterete il pianeta potrei cominciare a urlare per il terrore, sì.

Di Vera Farmiga (Lorraine Warren), Patrick Wilson (Ed Warren) e Lili Taylor (Carolyn Perron) ho parlato ai rispettivi link.
James Wan è il regista della pellicola. Malese, ha diretto film come Saw – L’enigmista, Dead Silence, Insidious e Insidious: Chapter 2. Anche sceneggiatore, produttore e attore, ha 36 anni e dirigerà il settimo capitolo della saga Fast & Furious.

La quattordicenne Joey King, che nel film interpreta Christine, aveva già partecipato a Il cavaliere oscuro - Il ritorno come ragazzina della prigione e a Il grande e potente Oz come bimba sulla sedia a rotelle e conseguentemente voce della bambolina di porcellana; la “sorella” Cindy invece, alias Mackenzie Foy, non è altri che la Renesmee (o come amo chiamarla, Esmeerda) del Twilight cinematografico ed ecco spiegato perché, povera creatura, tira testate negli armadi per tutto il film. Come ultima bimbetta segnalo Sterling Jerins, che qui interpreta la figlia dei Warren dopo essere stata già una delle pargole di Brad Pitt in World War Z, mentre la donna anziana che ascolta la lezione dei Warren nella sequenza in cui è presente anche Lili Taylor è proprio la vera Lorraine Warren! La cosa mi mette ancora più paura, son sincera. E altrettanto fastidio mi procura la notizia che è già stato annunciato un seguito del film. Voi non ci pensate e, se L'evocazione vi è piaciuto, recuperate Gli invasati, Amytiville Horror (basato sul "caso di Long Island" che viene proposto ai Warren alla fine del film) e Poltergeist - Demoniache presenze. ENJOY!!

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