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L’ex assessore Maria Stella Mangiarotti: “dichiaro di non aver mai utilizzato i mezzi comunali per motivi personali”

Creato il 17 luglio 2012 da Diarioelettorale

L’ex assessore all’ambiente del comune di Castellammare del Golfo, architetto Maria Stella Mangiarotti, dimessasisi la settimana scorsa, per “sopraggiunti impegni personali, ha ritenuto di aggiungere le sue considerazioni alla discussione apertasi nei commenti a questo post.

Tuttavia data l’ampiezza del commento e la qualità dell’intervento ho deciso di farne un post autonomo, con l’avvertenza di cui sopra e l’invito ai lettori a proseguire eventualmente la discussione nei commenti a questo post.

Oggetto: Considerazioni esplicative relative le dimissioni dell’Ex Assessore Maria Stella Mangiarotti.

La Sottoscritta Maria Stella Mangiarotti in qualità di ex Assessore Comunale, desidera che la presente nota venga inserita tra le comunicazioni del Consiglio Comunale, a chiarimento delle motivazioni che mi hanno condotto a presentare le dimissioni da detto incarico;

Avevo deciso in merito all’accaduto che ho vissuto la settimana scorsa e precisamente l’11 luglio 2012, concernente le mie dimissioni da assessore, di ritirarmi di buon grado, come è mio solito fare, senza dilungarmi in spiegazioni che lasciano il tempo che trovano.
In effetti, visto i commenti “DA BAR”, che come al solito non fanno altro che rilevare e ricercare il lato negativo di qualsiasi comportamento, ritengo assolutamente necessario chiarire gli equivoci innescati.
A PROPOSITO DI AUTO….
In primis dichiaro di non aver mai utilizzato i mezzi comunali per motivi personali, nella realtà ho spesso usato il mezzo mia proprietà per recarmi quasi tutte le mattine alle ore 5,30 circa, da quando è iniziato il Progetto Spiagge Pulite, presso le diverse spiagge e i diversi siti ubicati in tutto il territorio comunale, al fine di riqualificarli, perché in stato di abbandono, nello specifico ogni mattina mi recavo presso Cala Marina, presso il Sito posto sotto il Castello, in prossimità della ex vasca Regina, colmo di rifiuti abbandonati e di sterpaglie, mai da nessuno ripulito, in Spiaggia Plaia, che mi assorbiva la maggior parte della mattinata, perché molto impegnativa causa il frequente abbandono dei rifiuti da parte di cittadini incivili, presso l’immobile sito all’interno della Villa Comunale, in fase di ristrutturazione, presso la Cala di Guidaloca e presso l’immobile confiscato alla mafia “PAPIROLANDIA”; Dopo di ché mi recavo presso gli uffici comunali, per la rituale impegnativa attività amministrativa. Inoltre oltre a curare il lavoro realizzato durante la settimana, tramite gli operai facenti parte del “Progetto Spiagge Pulite”, tutte le domeniche supportavo un notevole numero di “UOMINI” CASTELLAMMARESI DI BUONA VOLONTÀ, almeno venti, che si prodigavano per la ristrutturazione, dell’immobile di cui sopra “PAPIROLANDIA”;
Dalla data del 15 di giugno, tutte le domeniche dopo aver ispezionato tutti i cantieri – siti, facenti parte del “Progetto Spiagge Pulite 2012”, allo scopo di portare a buon fine l’impegno che avevo preso nei confronto dell’Associazione Onlus di “Padre Garau”, di riqualificazione dell’immobile confiscato alla mafia “PAPIROLANDIA”, da adibire all’accoglienza di bambini ospitati nei centri gestiti dalla stessa ONLUS, accompagnavo sempre con il mio mezzo personale, i suddetti volontari presso detto immobile, che con la loro grande e sorprendente disponibilità hanno operato, compiendo un lavoro meraviglioso;
Quando per la prima volta siamo entrati all’interno della struttura, ho provato una sorta di sgomento, nel rilevarne lo stato di abbandono, tutto era coperto da un enorme strato di fango e di rifiuti catapultati dall’alluvione passata. All’improvviso mi resi conto di aver preso un impegno troppo grande, eccessivo per le mie capacità e che difficilmente sarei stata in grado di mantenere la parola data in giunta, anche se avevo riferito in tale sede “che ci avrei provato senza alcuna promessa perentoria”, ma subito dopo il primo impatto e il primo sgomento, istintivamente chiesi aiuto alla mia grande fede, all’improvviso, senza che neppure io me ne sono resa conto, costatai che, con naturalezza tutti gli operai del progetto spiagge pulite, incluso il direttore ed il coordinatore dei lavori, che mi accompagnavano erano già lì attivi e orgogliosi di prestare il loro aiuto per i bambini sfortunati; tutti insieme hanno iniziato a rimuovere enormi quantità di fango, hanno ripulito, pitturato le pareti, rimosso rifiuti di tutti i generi e prestato qualsiasi attività necessaria per la buona riuscita dei lavori, … non bastano le parole per descrivere tali interventi…..ancora oggi quando guardo le foto riprese nelle varie fasi lavorative faccio fatica a credere al miracolo effettuato.
Quello che abbiamo fatto, l’abbiamo compiuto con tutto il cuore e nessuno di tutti coloro che continuano e denigrare il nostro ed il mio lavoro, potrà mai togliermi le soddisfazioni provate nel guardare negli occhi quella gente semplice, che con entusiasmo, con la gioia di fare del bene, con orgoglio e con fatica ha operato; Lo definisco orgoglio Castellammarese!
Domenica scorsa alle ore 13,00, mentre molti facevano il bagno presso la baia di Guidaloca, (si sa la Domenica tutti vanno al mare), mi ritrovavo ancora insieme con altri due operai (la maggior parte dei volontari aveva operato fino alle ore 12,00 circa ed era già andata via) ancora intenti a tinteggiare le pareti della cucina, mentre accompagnavo a casa (CON MIO MEZZO) i due ragazzi volontari, ognuno di loro mi raccontava la propria storia e delle difficoltà giornaliere, che devono sostentare, essendo disoccupati, per vivere e per pagare l’affitto di casa, uno di loro zoppicava e strascicava i piedi e mi riferiva che aveva le piaghe ai piedi, per una malformazione congenita e purtroppo non aveva le possibilità economiche per comprarsi le scarpe adatte alla sua malformazione, nonostante le loro sofferenze entrambi si erano prodigati tutta la mattinata senza chiedere nulla in cambio…. in effetti in quel momento nel sentire le loro storie ho provato un senso di vergogna del mio non essere fino a quel momento presente nelle attività di volontariato, quei due ragazzi mi hanno dato una lezione di vita….
Quando nel corso della mia attività amministrativa politica, molti ….vedendomi dibattere tra una problematica ed un’altra, commentavano con la solita frase SUPERFICIALE – “Ma chi te lo fa fare?”.. io rispondevo “l’amore che ho per il mio Paese”, in effetti, a dire la verità la mia attività oltre all’amore smisurato che ho per il mio paese era soprattutto stimolata da quello che questi GRANDI UOMINI GIORNALMENTE MI DONAVANO;
Di tutto l’accaduto che ha poi generato le mie dimissioni, la cosa che mi ha ferita più di tutte e che mi ha lasciato una costante sensazione di amarezza è il non poter più continuare i progetti, che già in buona parte avevo elaborato e che sicuramente avrebbero potuto dare un grande contributo per la crescita del nostro paese;
Ad esempio l’idea del Progetto Spiagge Pulite, rivolto non solo alle spiagge, ma alla salvaguardia dell’ambiente e di tutto territorio, era basato principalmente sui principi di: – massimizzazione delle forze lavoro; – sull’economicità e in ultimo ma non meno importante, era volto a favorire persone con disagi di tipo economico;
Un’idea che è partita in via sperimentale, ma che ha avuto UN GRANDE SUCCESSO! basta recarsi la mattina dalle ore 5,30 alle ore 9,30, presso i siti interessati e verificare la qualità del lavoro effettuato e con quale energia, con quale amore lavorano a tutt’oggi gli operatori, orgogliosi di prestare la loro attività per il proprio paese, sentimento che ho colto in tutti i lavoratori nessuno escluso, inclusi i coordinatori del progetto; sta funzionando anche l’intervento di sensibilizzazione a favore dei fruitori delle spiagge, basta infatti vedere la mattina gli extracomunitari armati di scopa e palette, collaborare insieme ai nostri operatori nel pulire le spiagge!
Questo progetto, visto l’esito assolutamente positivo, potrebbe essere preso ad esempio, anche in futuro per l’esecuzione di lavori di piccola manutenzione, a favore del comune, da eseguirsi durante l’arco di tutto l’anno. Infatti, all’interno della graduatoria selezionata tramite il Bando Pubblico, volto all’assunzione di personale per svolgere lavori di utilità collettiva, sono presenti professionalità di varia qualifica, pertanto ogni lavoratore si è reso disponibile ad operare in sinergia con gli altri prestando alacremente la propria attività, secondo la propria professionalità , in questa fase pertanto sono stati già eseguiti svariati lavori di manutenzione in economia e utili per l’intera collettività, che se eseguiti da ditte esterne avrebbero avuto costi notevolmente più alti, quindi si è avuto un rilevante risparmio per le casse comunali;
Ci tengo a precisare con la presente, che durante l’attività amministrativa politica non ho mai utilizzato mezzi comunali per interessi personali, come riferito da voci pretestuose, piuttosto spesso mi ritrovavo a telefonare con il mio telefono personale anziché quello aziendale, spesso mi sono ritrovata ad acquistare con i miei fondi perfino alcune piante per arredare qualche spazio a verde, o a comprare materiale vario necessario per favorire la continuità dell’attività amministrativa intrapresa, come ad esempio alcuni cestini di rifiuti da collocare all’interno dell’arena delle rose; non ricordo neppure quante volte mi sono ritrovata la notte all’interno del mio studio ad elaborare i progetti e stampare con il mio plotter e le mie stampanti, per potenziare la mia attività amministrativa; In effetti riflettendo, con il segno del poi non ho mai calcolato il dispendio economico che mi costava personalmente per il buon proseguo della mia attività amministrativa; Ma le difficoltà più grandi le ho sostenute quando dovevo operare per interventi urgenti e necessari per la salute pubblica, come ad esempio la rimozione di rifiuti pericolosi e abbandonati, o bonifiche di siti inquinati … e mi ritrovavo a rincorrere tra le voci dei capitoli del bilancio comunale le somme, che spesso erano difficili o quasi impossibili da recuperare, con rammarico ho avuto modo di constatare che l’ambiente ed il territorio, nel nostro comune purtroppo è poco considerato, contrariamente a quanto accade nel resto del mondo, ove si afferma che l’ambiente è il nostro futuro.
Oggi dall’esterno rivivo i momenti trascorsi e mi rendo conto del perché del detto “…le cose funzionano male”, in effetti la mancanza assoluta di serenità all’interno della Struttura Comunale, è un continuo convivere in un ambiente colmo di rivalità e di continue attività conflittuali che sicuramente non incidono e che non hanno inciso fino ad oggi positivamente per il paese;
In conclusione posso dire per quanto riguarda il mio operato, di avere vissuto un’esperienza di vita altamente edificante e l’aver solo minimamente innescato un principio di rispetto per il senso del dovere, è uno dei motivi che mi rendono orgogliosa dell’attiva svolta. Si proprio senso del dovere, fondamento sul quale baso quotidianamente i miei principi di vita, che impartisco quotidianamente ai miei figli, che quotidianamente applico ad ogni espressione del mio lavoro. Il Senso del dovere, dovrebbe essere un principio innato, facente parte di un sistema di valori culturali che se applicati con doverosa oculatezza, possono dare il risultati più inaspettati. Ma la cultura non s’improvvisa, è un processo lungo e di continua ricerca, proiettato verso mete sempre più. Non credo pertanto che per presenziare ad una riunione istituzionale, anteponendo ancora una volta il senso de dovere alle esigenze familiari e personali debba rinnegare le enormi soddisfazioni avute, augurandomi che le mie dimissioni, congiuntamente alle scuse, possano essere da esempio a coloro i quali avrebbero dovuto da tempo abbandonare gli scranni del consiglio comunali, per ragioni culturali ‘alternative’ e diametralmente opposte a quelle che ho appena espresso.

Ex Assessore Architetto Maria Stella Mangiarotti


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