L’ex guardia del corpo di Bin Laden ora libera
Mahmud Mujahid, la guardia del corpo yemenita di Osama bin Laden rinchiuso a Guantanamo per 12 anni, potrà lasciare il carcere senza alcuna incriminazione.
A stabilirlo è la nuova commissione istituita dall’amministrazione Obama avente il compito di decidere il destino dei 155 ancora detenuti im quella prigione che il Presidente vuol chiudere.
Notizia, questa, che fa parlare l’America, visto che nel 2010 un’altra Commissione aveva stabilito che il nome di Mujahid dovesse rientrare nella lista dei 48 “detenuti per sempre”, ovvero quei prigionieri che non potevano essere né scarcerati perché considerati troppo pericolosi, né incriminati in quanto non c’erano prove sufficienti per poterlo fare.
Da una lista all’altra, il nome dell’ex guardia del corpo di Bin Laden è stato aggiunto a quello di altri 75 carcerati che possono tornare ad essere liberi.
Fonti ufficiali del Pentagono hanno subito chiarito che l’uomo non lascerà subito Guantanamo, ma lo farà solo ed esclusivamente “quando ci saranno le appropriate condizioni di sicurezza e di trattamento umano”.
La prossima udienza è fissata per il 28 gennaio, quando la nuova Commissione, composta da sei membri dell’intelligence e di altre agenzie di sicurezza, prenderanno una decisione definitiva. Anche se la sceltascelta sembra essere stata presa all’unanimità, ritenendo che per il 34enne yemenita “non sia più necessario applicare la legge di guerra per proteggersi da minacce contro la sicurezza degli Stati Uniti”.
Al momento non si sasi sa se e quando Mujahid sarà rimpatriato nello Yemen . Come ha affermato il suo legale David Remes, ci sono due opzioni possibili: la prima che riguarda il trasferimento in un altro Paese occidentale e la seconda che è invece il ritorno a casa.
Come spiegato da Remes al Miami Herald: ” Il mio cliente ha perso 12 anni a Guantanamo, quasi un terzo della sua vita adulta. Bisogna fare tornare tutti gli yemeniti per i quali è stato approvato il rilascio. Non c’è giustificazione per continuare a tenerli a Guantanamo”.
Sono ben 56 i detenuti yemeniti per i quali è stato sì autorizzato il rilascio, ma non è possibile rimpatriarli nello Yemen, in quanto nel Paese c’è una forte presenza dei gruppi legati ad al Qaeda.
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