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Soddisfazioni. Per esempio, sentirsi degnamente rappresentati. Nel consiglio regionale, al Parlamento italiano, a quello europeo. Perché i nostri politici sanno sempre distinguersi. Hai voglia a pensare che, in fondo, gli altri ci sopportano a stento, con la tipica puzza sotto il naso di chi avverte un evidente senso di superiorità per quattro “straccioni” che contano quanto il due di coppe quando cade a bastoni.
E invece no. Arriva Gino Trematerra e riscatta un’intera classe politica. Di più. Un’intera regione.
Fresco incoronato “assenteista d’oro” (solo il 35% di presenze alle sedute del Parlamento europeo, secondo la classifica pubblicata da Andrea D’Ambra), l’europarlamentare dell’Udc si è trovato suo malgrado coinvolto nell’edificante vicenda che ha visto protagonista il collega Raffaele Baldessarre (Pdl), beccato con le mani dentro il vasetto della marmellata da un giornalista “ienista” di una televisione olandese.
Baldessarre stava “soltanto” certificando la propria presenza ai lavori del Parlamento, alle 18.30 (!), in modo da poter riscuotere i 300 euro di diaria che altrimenti non gli sarebbero stati corrisposti.
Non sia mai.
Nella baruffa che ne è seguita (“I don’t understand” e “non capisco”, l’arrogante arrampicata sugli specchi di Baldassarre), con tanto di tentativo di aggressione al giornalista, il “calmi, calmi” di Trematerra ci ha rassicurati. Davvero.
I nostri politici sanno sempre da che parte stare. Scopelliti difende a spada tratta uno condannato per reati che dovrebbero fare cadere la faccia. L’ex ministro Fabrizio Barca scaglia un siluro contro il Pd regionale, commissariato da tempo immemorabile e in mano a pochi “capibastone”. Sel (la vicenda della federazione provinciale reggina è emblematica) non ha dubbi nello scegliere vecchi arnesi e vecchi metodi, spingendo fuori dal partito, di fatto, una nuova classe politica ancorata ai bisogni del territorio e proiettata nel futuro. Tutto il resto è noia.