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L'homo viae, gli omosessuali e il futuro negato - riflessioni sparse ma non troppo a caso
Creato il 21 maggio 2011 da MissxdSinceramente non mi va di sapere se nel caso quest'inquietante mondo onirico diventasse realtà farei altrettanto o no, essendo la situazione italiana già sufficientemente tragica senza portare ulteriore sfiga. Tralasciate le interpretazioni tipo Freud con divano rosso annesso e connesso, mi sono domandata se una proposta di legge del genere sarebbe stata ben accolta dall'uomo della strada e dalla casalinga di Voghera, abituati a ragionare per stereotipi e luoghi comuni e quindi a votare Pdl, Lega o, appunto, Grillo. Razionalmente la speranza è che lo spirito democratico sia compenetrato a tal punto nell'anima culturale di ciascuno di noi da non far nemmeno considerare un'ipotesi del genere a qualunque persona del mondo reale, per quanto ignorante come un tacco possa essere e per quante tonnellate di eggs and bacon sugli occhi possa avere, tuttavia alcuni eventi recenti lasciano presagire l'arrivo imminente di un'ondata di repressione verso tutto ciò che nelle relazioni affettive non è considerato "normale" dal popolo bigotto e benpensante.
Per quanto a prima vista può sembrare decisamente scollegato, deduco ciò da come in questo Paese non solo non siano concessi diritti alle relazioni degli lgbt, ma anche e soprattutto da quanto sia penetrato nel senso comune delle casalinghe d Voghera il fatto che essi debbano essere negati perchè quelle persone sono anormali, malate bisognose di cure, interessate soltanto al sesso.... meno uguali degli altri, insomma.
Siamo dietro al Kosovo quanto a diritti degli omosessuali, sì boccia la legge contro l'omofobia in un Paese in cui Amnesty International dichiara che "Le vittime di reati di natura discriminatoria basati sull'orientamento sessuale e l'identità di genere non hanno avuto la stessa tutela delle vittime di reati motivati da altre tipologie di discriminazione", volano parole di sfregio da parte del pot pourri di destri più o meno addestrati verso gli omosessuali e le loro effusioni, ogni due per tre si legge di un'aggressione ai danni di un membro della comunità lgbt in quanto tale, nessuno s'indigna e parecchi approvano: quando non c'è rabbia di fronte alla violenza, verbale o fisica che sia, verso una persona solo perché ama qualcuno che alla società bene non è gradito allora il principio che sta dietro alla legge che ho sognato è già stato abbondantemente sdoganato. Per questi signori, indipendentemente da quanto potere abbiano, dev'essere la pseudo-saggezza del "s'è sempre fatto così" a decidere se due persone hanno diritto ad innamorarsi, a scambiarsi effusioni, a costruire un progetto di vita assieme, non le due individualità che si vogliono bene. Nel sogno mi sono sentita piena di rabbia, come se uno strano demone mi avesse stuprato l'anima e strappato da essa ogni sogno, ogni desiderio, ogni speranza, poi però io mi sono svegliata. Immagino che le persone a cui questa nazione matrigna nega persino il diritto di costruire un futuro con la persona che amano e da cui sono corrisposti si sentano così ogni volta che pensano al domani. Vedo quel principio orribile di cui sopra marchiato a fuoco nel cervello dell'uomo della strada, che passa, va e si domanda perchè mai ci sia qualcuno che si preoccupa di dare una vita a quelli lì, che sono diversi, sbagliati e contro natura, quando in giro ci sono tante persone normali che non arrivano alla fine del mese. Noto le occhiate che ogni tanto qualcuno tira a me e al mio ragazzo, con l'aria di pensare: "quella è una zoccola e quell'altro c'ha dei soldi". Bene, se l'Italia non si sveglia siamo nel sacchetto della tombola da cui verranno sorteggiati i prossimi bersagli. Vedo tanta gente in giro che si disinteressa di quest'ondata di moralismo che di giorno in giorno sbatte più violentemente contro il cervello degli italiani, entrando sempre più in quelli più permeabili da questo tipo di discorsi. Questa volta non m'importa di sapere se per via della Chiesa, di Berlusconi o della sindrome della comare di paese rincoglionita da grandi fratelli e affini: vorrei solo che in Italia per quanto riguarda l'uguaglianza dei cittadini sancita dall'articolo 3 della nostra Costituzione si andasse avanti anziché tornare indietro come i gamberi. In questi casi bisognerebbe urlare ad ogni indifferente: "Idiota! Se non hai la sensibilità di soffrire davanti alle ingiustizie commesse ai danni di un tuo simile, e forse approvi anche, visto che per te l'empatia è una malattia del fegato, poniti almeno una domanda: quando avranno finito con le coppie omosessuali, quelle transessuali, quelle sadomasochiste, quelle immigrate, quelle in cui solo uno ha la cittadinanza italiana, quelle con differenza d'altezza, di religione, d'età e di so-assai-io-cosa da chi credi che andranno? Che succedesse se, in base a quella massima che usi come oggetto contundente contro i gay, domani ti ritrovassi nella loro stessa condizione? Come recita il vecchio adagio, si sa, chi di spada ferisce di spada perisce.... Se non puoi proprio procurarti nè empatia nè cervello, controlla se in super-sconto su E-Bay trovi almeno l'acume di farti i conti in tasca, pirla!". Probabilmente bisognerebbe scrivere sotto ogni opinione che si basa sul principio "voi non siete una coppia normale, quindi fate schifo e non dovreste esistere", in particolare alle cavolate omofobe di certi politici e pseudo-opinionisti, un avvertimento bordato di nero, con un testo del genere: "discriminare la gente che si ama perchè non corrisponde ai tuoi canoni nuoce gravemente a te e a chi ti sta intorno". Non è solo il fumo a fare male, in questo Paese.
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