L'horror show della nona giornata
Creato il 30 ottobre 2012 da Bagaidecomm
@BagaideComm
Domanda: se ad un campionato scarno, dal punto di vista del gioco e dello spettacolo, aggiungiamo una giornata no della classe arbitrale, che cosa otteniamo? Ok. La risposta è scontata. Per dirla alla Totò: "una vera ciofeca”. Avrete capito le difficoltà che posso avere nel dover esprimere sintesi, giudizi e conclusioni di una giornata così. A dispetto, però, di chi ad ogni fischio vede un complotto(ma non aveva risolto tutto calciopoli?) o peggio ad ogni fischio vede la politica farsi viva, cerchiamo di tirare le somme di questa nona giornata della massima serie. Tralasciano il sonnolento 0-0 tra Siena e Palermo, il sabato è stato ravvivato dalla partita tra Milan e Genoa. Tutti gli occhi erano puntanti sulla panchina scricchiolante di Massimiliano Allegri che per l’occasione rilanciava Pato dal 1’, dopo mesi d’infortunio. Partita anche questa non esaltante, illuminata da un solo giocatore, quell’ El Sharaawy che è stato letteralmente il trascinatore della squadra e che inoltre ha timbrato il cartellino al minuto 78 (azione viziata dal fuorigioco di Abate, poi assist-man). Il Faraone è riuscito nell’intento di salvare capre e cavoli di un Milan alla ricerca, ancora, di un gioco meno titubante e timoroso. L’anticipo dell’indomani a mezzogiorno prevedeva la discesa della capolista Juventus in quel di Catania. Match che avrà fatto andare di traverso il pranzo a molti, di sicuro ai tifosi del Catania. Clamoroso ciò che succede al Massimino intorno al 20’, quando un gol di Berghessio viene annullato ingiustamente da guardalinee e giudice di porta dopo che l’arbitro, non avendo visto la benché minima infrazione, aveva convalidato il goal. Il fatto grave, come rimarcato da tutti, è che da una decisione giusta si sia poi arrivati ad una conclusione sbagliata. Un errore madornale completato da un altro errore ancor più grave che è quello del gol partita di Vidal segnato dopo tocco in fuorigioco di Lars Bendtner. Immediate polemiche e reazioni, provocazioni e supposizioni. Lascio a voi i commenti su ciò che si è consumato alla fine dei match successivi quando la domanda più ricorrente era: “Che cosa ne pensa del gol annullato al Catania???” Esercizio raccolto al volo (ti pareva!) da Nord a Sud. Clamoroso al Cibali, appunto. Ciò che resta oltre al dispiacere per una partita condizionata pesantemente (la Juve non ha bisogno di questi aiuti) è la prestazione impalpabile che la capolista ha offerto. A pagar delle sviste dell’arbitro è stata, poi la Lazio, penalizzata anch’essa pesantemente dell’arbitro che non ne ha azzeccata mezza tra gol annullati (Mauri), fuorigioco (probabile quello di Jovetic sull’eurogol di Lijaic) ed espulsioni. Sta di fatto che la vittoria per 2-0 della Viola, ottenuta attraverso un gioco come al solito molto propositivo, viene offuscata dal direttore di gara. Doppio peccato. I match pomeridiani e serali hanno offerto, comunque altri spunti di discussione. In Primis la vittoria dell’Inter a Bologna. I neroazzurri passano per 3-1 sul campo dei rossoblù e si candidano al ruolo vero di anti-Juve. Test che arriverà dopo il turno infrasettimanale. La banda di Stramaccioni sta, comunque, bene ed il tecnico sembra avere una certa destrezza nel fare ruotare gli uomini a disposizione. Vince anche il Napoli (1-0 col Chievo), che trova nel gol di Hamsik l’attimo fuggente che permette ai partenopei di avere la meglio sugli scaligeri (che hanno comunque disputato una gara pimpante). Vittoria importante anche per il Cagliari contro la Sampdoria, con lo 0-1 che permette alla squadre di mister Lopez di posizionarsi nella parte sinistra della classifica. Pari (0-0) tra Pescara ed Atalanta. Sconfitta interna per il Torino (1-3) contro un redivivo Parma, che adesso è in zona Europa League. Nel posticipo, da segnalare l’ennesimo psicodramma zemaniano. Settimana scorsa avevamo elogiato il boemo e la sua Roma capace di rimontare il 2-0 iniziale di Marassi. Ironia della sorte, questa settimana trovatasi in vantaggio con lo stesso punteggio si è fatta rimontare finendo per perdere 2-3 contro una buona Udinese, a cui diamo la palma di squadra della settimana per il semplice fatto di annoverare tra le sue fila uno di quei giocatori che fa gol da urlo (vedi il primo!): Antonio Di Natale. In Prima Divisone segnaliamo il prezioso 0-0 del Como sul campo dell’Alto Adige.
Sebastiano Paterniti
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