>L’ideologia dominante secondo Bourdieu" />>L’ideologia dominante secondo Bourdieu" />>L’ideologia dominante secondo Bourdieu" />>L’ideologia dominante secondo Bourdieu" title=">>L’ideologia dominante secondo Bourdieu" />
Bourdieu va oltre Marx e distingue quattro tipi diversi di capitale: 1)capitale economico(denaro, mezzi di produzione); 2)capitale sociale(reti sociali); 3)capitale culturale(lingue, gusto, way of life etc.); 4)capitale simbolico(simboli di legittimazione).
Oltre a questa distinzione del capitale Bourdieu si spinge oltre Marx anche nel distinguere diverse classi sociali. Mentre Marx distingueva tra borghesi(dominatori) e proletari(dominati), Bourdieu distingue tre classi principali, alta, media e bassa, le quali si suddividono in ulteriori tre livelli per ogni classe. Per esempio per quanto riguarda la classe sociale alta il gruppo alto è quello della borghesia con capitale economico, quello medio è quello dei professionisti e quello basso è quello degli intellettuali e degli artisti. Alla luce di questa suddivisione delle classi queste ultime tendono a sfumare le une nelle altre e perdono quella rigidità di cui parla il marxismo tradizionale.
Così i gusti di una classe possono passare ad un’altra e a più livelli di diverse classi sociali: pensiamo al fenomeno dell’appiattimento sociale e culturale che permea le diverse classi sociali.
Combinando la suddivisione delle classi con la suddivisione del capitale operati da Bourdieu abbiamo come risultato che rispetto a Marx la novità risiede nel fatto che la classe sociale non dipende solo dall’economia ma anche dalla cultura, dall’estetica, dalla morale, dai valori etici e comportamentali etc. Quindi più si ha dei 4 tipi di capitale distinti da Bourdieu e più si è in alto nella piramide sociale.
Per Bourdieu l’ideologia dominante è diffusa dai dominanti, da chi sta più in alto nella società.
Egli suggerisce anche che i dominanti contribuiscono a riprodurre sempre lo stesso ordine sociale(esistente) facendo delle proprietà sociali il fondamento legittimo della dominazione.
Bourdieu fa capire insomma che l’uguaglianza e l’equità non esistono nella società contemporanea ma sono valori utopici come da sempre: valori come l’impegno e il merito valgono solo per chi nasce in condizioni sociali favorevoli mentre sono preclusi per tutti gli altri.
