L'illusione di Dio, l'arroganza della perfezione, il volersi sentire coercitivamente differenti e migliori dall'altro cadrà inesorabilmente, il senso del niente avrà inevitabilmente livellato tutti all'unica verità: la realtà è virtuale e informazionale e, pertanto, l'unico senso non può essere che nel propro virtualismo, che non è altro che senso di sè' acquisito attraverso la reciprocità e la convenzione sociale.
Il sociale, dunque, è e rimane, per ciascuno di noi, l'unica vera fonte di senso, il massimo godimento di sé potrà, però, avvenire solo attraverso l'accettazione del nulla... quale evoluzione sull'evoluzione e dove l'astrazione sarà conoscenza pura!
Mazzani Maurizio