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L'im-pon-de-ra-bi-le...

Da Daniele Vannini
"Ora, ascolta, quel saxalto di ieri sera ce l'aveva, quella COSA...l'aveva trovata e non la mollava; non ho mai visto nessuno tenere una nota cosi a lungo." Io volevo sapere cosa fosse la COSA. "Ah, bè" Dean rise "ora mi chiedi l'im-pon-de-ra-bi-le... ehm! C'è quel tizio e ci sono tutti gli altri, giusto? Tocca a lui tira fuori quello che hanno in mente tutti gli altri. Attacca col primo tema, poi organizza le idee, la gente, si, si, ma forza, vai avanti, e allora affronta il suo destino e deve suonare in modo adeguato. All'improvviso nel bel mezzo della ripetizione del tema gli viene...tutti alzano gli occhi e lui sa; lo ascoltano; e lui parte in quarta e tiene, riesce a tenere. Il tempo si ferma. Riempie lo spazio vuoto con la sostanza della vita, con le confessioni del suo basso ventre eccitato, con ricordi di idee, con ripetizioni di vecchie esibizioni. Deve suonare oltre i ponti e tornare indietro ed esplorare l'anima alla ricerca del motivo del momento, e con tanta intensità che tutti capiscano che non è il motivo che conta ma quella COSA..." Dean non riustì a continuare; sudava mentre parlava.
"Sulla strada"
Jack Kerouac

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