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“L’immagine della morte” ebook horror in adozione (per cuori forti)

Creato il 06 marzo 2014 da Scrid
Posted on 6 marzo 2014 by Sonia Lombardo in libri | Leave a comment

Le recensioni dicono “ti fa letteralmente spaventare…”, quindi preparatevi bene per l’Ebook in Adozione di questo mese!

Storia Continua ospita lo scrittore Samuel Marolla, diplomato in sceneggiatura alla Scuola del Fumetto di Milano e sceneggiatore della Sergio Bonelli Editore (Dampyr, Zagor, Le Storie Bonelli).

Insomma, abbiamo con noi il primo (e finora unico) scrittore italiano selezionato dalla Horror Writers Association per partecipare al “Bram Stoker Award” nel 2013, il più importante premio mondiale di letteratura horror, che lo ha visto piazzarsi nei dieci finalisti della categoria short fiction, con il racconto “Black Tea”, superando opere di autori come Neil Gaiman e Stephen King.

Samuel ha pubblicato anche con diversi editori, in Italia e all’estero, fra cui Mondadori, Edizioni XII, Mezzotints. Ma ha scelto di affiancare alla pubblicazione tradizionale anche il self-publishing.

“Uno scrittore moderno”, a suo modo di vedere, “deve essere libero di poter sfruttare tutte e tre le forme di pubblicazione, amalgamandole, alternandole, e ottenendo così il massimo ritorno possibile in termini di immagine e di ritorno numerico. L’autopubblicazione mi permette di avere maggiori libertà sul contenuto delle mie opere. E’ per questo che alcuni lavori preferisco gestirli autonomamente piuttosto che appoggiarmi a un editore”.

Tra questi c’è il romanzo digitale “Imago Mortis”.
ghites-cover-B-HR Ambientato sullo sfondo di una Milano pre-Expo, schizofrenica, spietata, preda degli istinti più bassi e del motto segreto che regola la vita dei suoi cittadini: homo sine pecunia est imago mortis, l’uomo senza denaro è l’immagine della morte.

Tra questi scenari si aggira Augusto Ghites, un medium con il potere di entrare in contatto con gli spiriti dei defunti sniffando o fumando le loro ceneri, come se si trattasse di una droga qualsiasi. Questa terribile dote, a metà fra la maledizione e la tossicodipendenza, fa di lui un uomo solitario, malinconico, ostaggio del proprio vizio segreto, e circondato solo da gente morta.

Quando un’anziana ex prostituta gli chiede di aiutarla a scoprire l’assassino che nel 1953 uccise diverse sue colleghe, inizia per Ghites la discesa in un girone infernale.

“Imago Mortis”, un estratto

(…) questo è il duemila e tredici, Milano, il buco del culo dell’Europa, qui è dove vengono digeriti tutti i miliardi di euro del continente frutto della corruzione internazionale, dei grandi appalti farlocchi, della mafia, della ‘ndrangheta, dello smaltimento delle scorie radioattive, e dove poi vengono cagati fuori in tonnellate di cocaina e cromo esavalente e sversati nella falda acquifera cittadina insieme alla cenere dei morti.

(…)

Mezzanotte e quaranta. Suonava libero. Incrociai Melchiorre Gioia, lo stradone pieno di auto della movida, il palazzo dell’Inps luccicava nelle luci liquide dei fari. – Pronto? – rispose al terzo squillo, con una voce sveglia, attenta.
- Sono Ghites. – mi annunciai.
- Uè, Ghites, è l’una di notte, lei l’è minga normale.
- Ho pensato alla cosa.
- E alura? Accetta il caso?
- Sì. Ha i soldi?
- Si capisce.
- Bene. Possiamo vederci domani? Passa dal mio ufficio?
- Siamo d’accordo.
- La Manghera le ha spiegato di cosa ho bisogno?
Silenzio dall’altra parte.
- Per fare le mie ricerche ho bisogno di una cosa speciale che apparteneva alla defunta. Sa di cosa parlo, vero?
Ancora silenzio. La sentivo respirare.
- Sa di cosa ho bisogno, vero, signora Lupano?
- Sì.
- Bene. Allora domani ne parliamo. – dissi, e attaccai.

(…)

Per stanotte non muoio. Per stanotte resto ancora vivo. – dissi, e respirai a fondo, in gola il sapore dolce della cenere dei morti, la botta dietro il collo che ora mi scendeva lungo la schiena, l’aria gelida di Milano, e mi sentii per un momento non dico felice, ma perlomeno non-triste.

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