Magazine Cultura

L’immagine è tutto? O quasi.

Creato il 17 marzo 2014 da Arscreativo

L’immagine è tutto? O quasi. ARSENALE CREATIVO

Viviamo in un mondo dove la bellezza e l’aspetto esteriore si trovano ovunque posiamo i nostri sguardi. L’attenzione per i dettagli diventa sempre più importante anche in settori come quello del cibo o dell’automobile. Nel mondo della moda, questo aspetto sembra essere diventato più che un semplice fattore dell’equazione, ma piuttosto IL fattore.

L’immagine che decidiamo di dare di noi stessi rappresenta una parte sempre maggiore della valutazione totale fatta da amici, colleghi, datori di lavoro o concorrenti. Non stiamo parlando dei sacrifici fatti in termini fisici dalle modelle – per quello ci vorrebbe un capitolo a parte – parliamo delle migliaia di persone che lavorano dietro le quinte del mondo della moda, quelle sconosciute al grande pubblico, la vera benzina del settore. Anche questo ramo del settore segue un certo codice: non rigido quanto quello delle passerelle, ma comunque evidente. La domanda è: esistono delle regole specifiche per poter lavorare nel mondo della moda? È giusto che ancora una volta la bellezza, lo stile, il gusto siano tenuti in grande considerazione? Da un certo punto di vista la risposta potrebbe e deve essere sì, perché ancora una volta non stiamo parlando della vendita di automobili, di attrezzature mediche sofisticate, parliamo di un mondo dove la bellezza, il buon gusto, la ricerca costante di nuovi veicoli per esprimere la creatività. Come si può quindi lavorare in questo ambiente se non si applicano queste regole in prima persona sulla propria vita? Come è possibile capire questo complicato – e non sempre chiaro – turbinio di regole senza calarsi in prima persona al suo interno? Si può obiettare sottolineando come sia severo questo punto di vista, e la buona notizia sta proprio nel fatto che non esiste una regola precisa, o uno standard minimo da raggiungere. Al contrario, più talento e personalità dimostrate nel vostro lavoro, più cresce la stima tra colleghi e superiori, più queste regole non scritte sembrano perdere importanza. Casi di questo genere non rappresentano la regola, piuttosto l’eccezione, ma sono lì per ricordarci che a volte l’immagine non è tutto:

Suzy Menkes – dopo 25 anni al The International New York Times come style editor, e prima al The International Herald Tribune, è stata nominata di recente International Vogue editor da Condé Nast. La sua opinione è oro prezioso per gli stilisti, tutti (o quasi) attendono una sua recensione su una sfilata prima di scrivere la propria. Suzy Menkes è una figura unica, carica di personalità ed ironia tanto nell’aspetto quanto nell’inchiostro.

Grace Coddington – direttore creativo di Vogue USA, questa donna è il simbolo dell’editoria moda nel mondo. Chi ha visto il documentario su veri retroscena di Vogue USA e della sua redazione The September Issue (2007) sarà d’accordo nell’affermare la vittoria schiacciante in termini di carisma, personalità e vigore, di Grace Coddington su Anna Wintour. Se volete scoprire qualcosa in più su di lei e sulla sua chioma rossa, vi suggerisco di leggere la sua biografia: Memoir – Grace Coddington edito da Random House.

André Leon Talley – uno dei primi afro americani ad raggiungere il successo nel mondo della moda, certamente non grazie alla sua stazza imponente o ai suoi look decisamente troppo eccentrici. Una delle voci più autorevoli del mondo della moda, Talley vanta una conoscenza enciclopedica del mondo del design come critico, giornalista, personalità televisiva.

Questi sono esempi che provano come il talento e il duro lavoro possano essere comunque il fattore chiave per costruire una carriera di successo in questo ambente; nel frattempo – per cominciare – potete sempre prendervi cura del vostro aspetto, quasi mai un’idea sbagliata. 

Sources: Business Of Fashion, Vogue Encyclopedia 

L’immagine è tutto? O quasi. ARSENALE CREATIVO


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :