L'immane e impari lotta: l'aspirapolvere di Giusi contro il pelo di Magellano

Creato il 10 maggio 2010 da Giusibarbiani

Pubblico ora una cosa scritta diverso tempo fa, tre o quattro giorni dopo l'arrivo di Magellano a Stoccolma.
A rileggerla adesso sembra siano passati anni. Mamma, quante ne sono successe!!! Risa e pianti, relax e tensioni, gioie, paure e dolori. Tutto in meno di due settimane... Ora siamo più rilassati, e abbiamo pure perso qualche chilo...
L'immane e impari lotta: l'aspirapolvere di Giusi contro il pelo di Magellano, si diceva...
Campo di battaglia, due tappeti neri. Arbitro assolutamente imparziale, io. Sul serio, non me ne importa granché dei peli lasciati in giro da Magellano, che tra l'altro sono una quantità incredibile. Vi garantisco che non mi sorprendo con poco, e ho familiarità pluriennale con un cagnolone dal pelo lungo, una spendida maremmana di nome Nuvola che segna un'alta soglia di benevola sopportazione. E per Giusi questo è ancora più vero, visto che Nuvola è il cane dei suoi da tanti anni...
Ma da questo punto di vista Magellano non ha rivali. Tonnellate, spazzolate intere di pelo bianco/giallo/marroncino che invadono la casa e rendono zebrato il tappeto nero. No, non pensiamo proprio abbia nessun problema. Crediamo invece che non sia mai stato spazzolato molto e, una volta che l'hanno tirato a lucido per il viaggio più importante della sua vita, quello che lo portava via dal canile verso una casa nuova, sotto l'effetto dello sciampo il mantello del piccolo grande Magi si è preso un po' di respiro. Si aggiungano il parziale cambio stagionale del pelo, ecc. ecc. Ma ci pensa Giusi a spazzolarlo, si diverte un sacco. E anche Magino si diverte.
Magellano è un grande. È in gambissima.
È arrivato in un trasportino impilato con altri tre su un carrello spinto faticosamente dalla volontaria di Hundrondellen. In mezzo all'abbaiare generale e all'eccitazione del momento, non si è lasciato scappare il più piccolo guaito. Guardava, con i suoi occhioni scuri, attento.
Magellano è sempre attento. Non riposa mai. Mai. Si fida, ma veglia.
E' uscito dalla sua gabbia, magrissimo, molto più di quanto immaginassimo, e la signora gli ha fatto fare la conoscenza di Giusi. Le polpettine che Giusi si era portata in abbondanza sono durate l'attimo di una distrazione. Il muso dentro il sacchetto e una ventina di köttbullar sono svanite letteralmente in un boccone.
Magi ci ha subito dato fiducia e ci ha seguito al passo sino alla macchina, tremando e sobbalzando a ogni rumore di motore lontano, spaventatissimo e sconvolto, ma senza esitare, abbaiare o protestare. Si è fatto mettere l'imbracatura di sicurezza per il viaggio, sopportando pazientemente i maldestri tentativi di Giusi, durati svariati minuti. Si è accucciato e si è messo a dormire in macchina, ovviamente sempre pronto a risvegliarsi al minimo rumore.
Arrivato a casa, gli si è presentato un mondo completamente diverso. Rumori sconosciuti, odori nuovi, colori diversi. Anche adesso ogni tanto si ferma e annusa l'aria, seguendo tracce invisibili nel cielo, proprio come gli orsi alla ricerca della torta di nonna papera nei cartoni animati di Walt Disney.
Magi ha fatto conoscenza con un sacco di cose nuove. Ad esempio le scale. In marmo, ripide e a chiocciola, in un androne buio, perdippiù. Spaventevolissime. Non credo proprio le avesse mai viste prima. Ha tirato un po', ma poi senza che mi sforzassi più di tanto mi ha seguito, sempre al passo, tremante ma senza esitare.
Per questo io dico che Magellano è coraggioso: perché il vero coraggioso non è chi non ha paura, ma chi pur avendola ce la mette tutta e la supera.
E poi è anche intelligente. Ve l'ho detto quanto è intelligente? Di quell'intelligenza che non si impara a scuola, ma che si acquisisce per strada. Posto di fronte al suo giaciglio morbido, sembrava non capire cosa dovesse farci. In realtà eravamo noi che non capivamo lui. Appena lo abbiamo lasciato un po' solo, ha spostato la coperta di qualche decina di centimetri, giusto perché non fosse appoggiata allo specchio lungo, che dopo averci sbattuto il naso un paio di volte aveva deciso che sì, non era una cosa brutta, ma meglio non dormirci appoggiato contro.
Magellano ha fatto anche conoscenza col cibo nuovo, che gli è stato fornito in maniera abbondante ma senza esagerare. Lui ha divorato tutto fino a essere sazio, ma immagino non satollo da scoppiare, poi ha preso qualche crocchetta rimasta e l'ha nascosta nel camino. Ma nascosta sul serio. Ci siamo messi in un posto dove non ci poteva notare e lo abbiamo visto spostare col muso i portacandele dell'Ikea dalla base del caminetto, posare delicatamente le preziose crocchette all'interno, e riportare i tre portacandele nella posizione originale.
Magi non sembra sapere a che cosa servano palla, giocattolo che suona e cose di questo tipo. Ci osserva agitarglieli di fronte commentando la nostra eccitazione con uno sguardo a punto interrogativo. Ha reagito solo al finto osso di pelle, che ha sgranocchiato contentissimo per una decina di secondi prima di "scavare" il tappeto peloso e nascondere anche quello per i tempi duri.
Magi, quando allungavi una mano per fargli una carezza sulla testa, dapprima pensava che tu avessi una delle due seguenti intenzioni: dargli una botta in testa, dargli da mangiare. Ora ha capito che la botta in testa da noi non la prenderà mai, ma rimane convinto che la seconda alternativa sia l'unica possibile. In soli tre giorni abbiamo visto però che si sta rapidamente abituando alle carezze.
Ci sorprende continuamente. Ci rispetta e ha assunto un ruolo sottomesso. Ma vigile. Sempre vigile. Non ci facciamo illusioni, sappiamo che dopo i primi giorni cercherà di assumere il comando del branco, ma siamo prontissimi a mantenere il nostro ruolo in maniera ferma e calma. Giusi qualche esperienza ce l'ha, vista l'amicizia con Luna e Nuvola, coinquiline di casa dei suoi da molto tempo. Inoltre, abbiamo passato gli ultimi anni a nutrirci di programmi e libri su come gestire il proprio cane, ma soprattutto abbiamo già avuto a che vedere con viziatissimi cagnolini che abbiamo ospitato più volte, anche per lunghi periodi, ottenendo parziali successi.
L'unica cosa che ci sta dando qualche problema è il fatto che Magi non sembra avere la minima idea che sia possibile fare i propri bisogni fuori casa. Ce lo attendevamo, ma ci siamo un po' demoralizzati quando abbiamo capito che lui considera il "fuori" come posto dove correre e camminare, e il "dentro" come posto dove dormire, mangiare ed espletare. Per cui la trattiene proprio per tutto il tempo che è in giro, la trattiene per ore fino a quando non rientra.
Stamattina però c'è già stato il primo piccolo cambiamento. Ha fatto pipì nel boschetto, gli è stato dato un premio e un sacco di coccole, e lui era felicisssimo perché noi eravamo felici e saltava di gioia!
Domani riproveremo. Ci vuole pazienza, ma non ci scoraggiamo.



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