Secondo la ricerca operata da Demoskopika “Il maggiore introito è costituito dal traffico di stupefacenti che determinerebbe guadagni per 24,2 miliardi di euro. Un’altra importante fonte di profitto è costituita dall’attività di riciclaggio che ha assicurato alle cosche calabresi un profitto di 19,6 miliardi di euro. Risultano significativi anche i guadagni criminali relativi a estorsioni e usura (2,9 miliardi di euro), agli appalti pubblici (2,4 miliardi di euro), al gioco d’azzardo (1,3 miliardi di euro). Meno rilevanti invece i proventi dal traffico di armi (700 milioni di euro) e di rifiuti illeciti (670 milioni di euro), dalla prostituzione (370 milioni di euro), dalla contraffazione (330 milioni di euro) e dall’immigrazione clandestina (130 milioni di euro), ma si tratta pur sempre di cifre enormi che vanno a incrementare un bilancio più che remunerativo e allettante”. L’ndrangheta è un pò ovunque. Tra i territori più permeabili sicuramente l’Australia (19 ‘ndrine), Colombia (14 ‘ndrine), Germania (12 ‘ndrine) e Canada (10 ‘ndrine). E non mancano le sorprese come, ad esempio la Tahilandia, le Antille olandesi o il Togo, quest’ultimo tra le mete preferite dalle cosche calabresi per traffico di rifiuti illegali o di pietre preziose. A livello italiano, escludendo ovviamente la Calabria, sono ben 122 i sodalizi – prosegue Demoskopika – che hanno ramificato ed esteso la propria attività fuori dai confini regionali: in testa Piemonte, Liguria, Lazio e Lombardia. In Calabria, infine, sarebbero 141 le organizzazioni criminali di tipo mafioso attive.
Nella sola provincia di Reggio risulterebbe attualmente operanti ben 74 ‘ndrine con una presenza attiva di un esercito di circa 10 mila ‘ndranghetisti. Dal 1991 ad oggi sono 82 i comuni sciolti per ‘ndrangheta, 76 dei quali in Calabria. Analizzando il dato relativo alle operazioni finanziarie sospette trattenute relativo al periodo 2007-2012, significativo nel misurare la capacità di infiltrazione criminale nell’economia legale, emerge che le operazioni pervenute alla Direzione Nazionale Antimafia in Calabria sono state complessivamente 2.827 con un’attenzione prioritaria sugli enti creditizi con 2.023 episodi pari al 71,6% del totale. Seguono le agenzie di affari in mediazioni immobiliare con il 10,8%, i ragionieri con l’8,6%, la pubblica amministrazione con il 4,6%, gli intermediari finanziari con il 2,7% e, infine, le società fiduciarie ed i notai con l’1,7%
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