![L' IMMORTALE L' IMMORTALE](http://m2.paperblog.com/i/70/705484/l-immortale-L--_xbpl.jpeg)
Trama: Charly Mattei ex boss della mafia marsigliese, ritiratosi a vita privata, subisce uno spietato attentato da cui esce miracolosamente vivo. Dopo aver scoperto che il mandante è uno dei suoi più cari amici d'infanzia e dopo aver subito un secondo terribile avvertimento, il brutale omicidio della guardia del corpo da lui considerata come un figlio, decide che è giunto il momento della vendetta, tremenda vendetta..
La prima impressione uscita immediatamente dopo la visione del film è stata: "mamma mia che brutto!". Ma poi, ripensandoci a freddo, direi che è pure peggio, anzi, mi sentirei di concordare con l'espressione di fantozziana memoria usata da mio marito al termine del film. Già alla ventesima (in totale sono 22) pallottola estratta dal corpo di Jean Reno subodoravamo la boiatona, ma siccome siamo una coppia cinematograficamente molto stoica, siamo andati avanti sino alla fine.
Peccato, perchè l'inizio non è male. La scena dell'attentato, infatti, è tecnicamente ed emotivamente, bello il parallelo con il padre agonizzante ed il bambino che lo attende al parco, ben realizzata; purtroppo però, da quando Mattei esce dall'ospedale, il film si sgonfia come un palloncino bucato.
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Nemmeno gli attori sono al massimo, ma parte della colpa deriva sicuramente da una sceneggiatura non proprio da premio Oscar.
Jean Reno, purtroppo, è lontano anni luce dai fasti e dall'intensità di personaggio come il killer di "Leon", ovviamente il massimo, ma anche come il Vincent di "Ronin" oppure lo splendido commissario Pierre Niemans de "I fiumi di porpora". Qui ha lo sguardo perennemente spento, che vorrebbe essere addolorato, e raggiunge vette di involontario ridicolo quando, zoppo e con una mano semi paralizzata, si butta nel filo spinato per raggiungere il figlioletto rapito.
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Kad Mérad, nei panni dell' (ipocondriaco) boss Tony Zacchia funziona decisamente meglio come papà di Nicolas ne "Il piccolo Nicolas ed i suo genitori".
Quindi, complessivamente si tratta di un film che pesca a piene mani da svariati altri film di genere, senza trovare una sua identità, anzi, alla fine perdendosi completamente, per questo evitabilissimo.