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L'immortalità delle parole

Creato il 04 luglio 2014 da Marcodallavalle

L'immortalità delle parole
Se la notizia della vittoria del premio Strega da parte di Francesco Piccolo interessa tutta la comunità dei lettori, così è anche per la morte di Faletti. È proprio vero: le vie della letteratura sono infinite e Faletti ne è stato la prova. Per chi, come me, lo ha conosciuto come comico del drive-in, sembra strano considerarlo un grande scrittore. Eppure è così. I suoi libri sono stati tradotti in varie lingue, approdando anche negli Stati Uniti e in America Latina, così come in Giappone. Confesso che di lui non ho letto nulla. Non amo i thriller. Ma una paziente, con cui ho fatto un percorso di Biblioterapia, mi ha consigliato "Io uccido" garantendomi che il testo è molto più sfumato di quello che si potrebbe pensare, non classificabile in un genere letterario preciso. Penso che lo leggerò senz'altro. E penso che non c'è nulla che garantisca l'immortalità più di un libro. La morte non può nulla sulle parole che restano.

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