Fare anticamera a volte è anche istruttivo. Mentre aspettavo il mio turno, ho sfogliato alcune riviste messe disposizione dei clienti, per tentare di allontanare la noia dell’attesa.
Così sono venuta a sapere che l’eurodeputato legaiolo Francesco Speroni, di anni 65, si diverte a sfrecciare con la sua fuoriserie sportiva a trecentosedici chilometri l’ora.
Certamente non è una notizia che fa scalpore, questo signore può fare quell’accidente che vuole, ma due o tre considerazioni ci stanno.
Innanzitutto non è di primo pelo e 65 anni dovrebbero segnare saggezza, di solito è così, ma sfrecciare a quella velocità. anche sulle strade tedesche e di notte, è una minchiata. (ecco qui la padanata)
Tutta la sua storia politica non è una cosa seria. Che cosa abbia prodotto a beneficio del paese si riassume in un pugno di mosche. Fu eletto eurodeputato probabilmente perché così si toglieva dalle scatole.
Da eurodeputato si divertì ad interrompere il presidente Ciampi a Strasburgo gridando “viva la padania”, una scena alla Borghezio, per intenderci. Ed una delle sue frasi preferite è: «Gli italiani fanno schifo».
Ha paragonato il pericolo della malattia della mucca pazza per la quale ai suoi tempi fu proibito di mangiare la fiorentina con l’osso, all’ingresso dei musulmani terroristi nel paese. Fu tra i primi a voler mitragliare i migranti provenienti dal Nord Africa.
Per quanto ne penso io, tutte minchiate.
Ed ora nel beato ozio europeo, si diverte a sfrecciare qua e là, oltre 300 chilometri l’ora, con la sua macchina sportiva, frutto dell’attività legaiola di cui sopra e chiaramente pagata profumatamente da tutti noi. Per questi furbastri non c’è crisi, alla fine del mese ci arrivano benissimo, alla faccia nostra.
Non è ora di mandarlo a lavorare o, come dicono i legaioli, “fora da i ball”?
Per dirla in bolognese: Speroni, poche pugnette!