accelera il processo di estinzione di popoli che da decine di migliaia di anni vivono nelle stesse terre, legati alle loro tradizioni e culture uniche e irripetibili.
Sono, tutt'oggi, in atto nel mondo incredibili persecuzioni nel nome del denaro e della avidità.
I popoli indigeni, proprio perchè legati ad antiche culture, e immuni ai nostri valori occidentali, stanno vivendo tuttora, in chiave moderna, i genocidi e le ingiustizie di cui sono state ben note e sfortunate vittime i nativi americani fin da 500 anni orsono ."
ndr . Costuiscono genocidio, secondo la definizione adottata dall'ONU, "gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso"
Raffaella Milandri si impegna in campagne informative e di denuncia attraverso foto, filmati e interviste . Attraverso mezzi di comunicazione e social network lancia appelli, raccoglie firme e missive di denuncia da inviare a Organizzazioni internazionali, Presidenti e Ministri di diverse nazioni, tra cui Sonia Gandhi e il Commissariato per l’eliminazione delle Discriminazioni Razziali dell’ONU.
MODALITA' OPERATIVA
I suoi viaggi sono estremamente spartani e avventurosi. Preferibilmente in fuoristrada.
"Mi spoglio delle mie impalcature mentali da occidentale per poter essere accolta nella mia essenza di essere umano, che fra gente semplice e genuina è sempre benvenuta"
Durante i suoi viaggi in solitaria cammina e vive con la macchina fotografica al collo, indaga con estrema curiosità, si siede fra la gente, beve, mangia e parla con loro, spesso ospite delle loro abitudini e cerimonie. «Costruisco il mio cammino giorno per giorno. Unico bagaglio sostanzioso: macchina fotografica, videocamera , e una webcam con la quale collegarmi in diretta per raccontare le mie giornate. "
Nessuna posa o situazione è creata nelle sue opere: la fotografa riproduce realtà e situazioni così come appaiono, cercando di ridurre al minimo il suo impatto sull’ambiente circostante.
“ Viaggiare in solitaria crea il necessario distacco dal mio quotidiano:
mi “abbandono” ai modi di vivere dei popoli che sto visitando, mi immergo “incontaminata” nella loro cultura e ne respiro l’essenza, in una dimensione spirituale ideale per la mia ricerca. Mi assimilo alle genti per catturarne l’immagine autentica, in momenti carichi di intenso significato emozionale. Il mio terzo occhio è la macchina fotografica, con la quale cristallizzo il quotidiano in un momento senza tempo”
“Adatto sempre i mie abiti e i miei gesti alla cultura locale. Ho un profondo rispetto per le diverse religioni e culture in tutte le loro esternazioni. "
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