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L’importanza dell’avere speranza (per l’anno che verrà e non solo)

Da Quipsicologia @Quipsicologia

Pensando a cosa scrivere in questo articolo da pubblicare il 31 dicembre, proprio in coda al 2012 e a ridosso del nuovo anno, mi è subito venuta in mente una poesia di Kavafis molto nota (e molto bella), Itaca. Perché Itaca? Itaca è una poesia sul viaggio e sull’assetto mentale utile ad affrontarlo in modo costruttivo, arricchente, nuovo. Un viaggio, come pure un nuovo anno che sta per iniziare, la vita stessa. Senza quest’apertura all’esperienza e senza un’ardente pazienza (tanto per citare un altro poeta…) Ulisse sarebbe riuscito a sopportare vent’anni di peregrinazioni? Senza né ardente pazienza né speranza, probabilmente no.

L’importanza dell’avere speranza, e non solo per il nuovo anno

Speranza per l'anno nuovo - Klimt

La speranza secondo Klimt

Non parlo della speranza di chi attende passivo che una soluzione gli piova addosso, ma di una speranza carica di resilienza, propria di chi soppesa gli aspetti positivi e negativi delle cose e li integra in una visione complessa. Speranza come capacità di sostenere il peso degli eventi senza farsene schiacciare, facendo prevalere dentro se stessi le forze costruttive su quelle distruttive.

Meltzer, psicoanalista statunitense, indicava proprio l’infondere speranza come una delle funzioni fondamentali che i genitori devono svolgere: genitori in grado di infondere speranza, come pure di generare amore, contenere la sofferenza psichica e pensare, aiuteranno i figli a sviluppare quella visione positiva di se stessi e delle relazioni con le altre persone necessaria per uno sviluppo sano, per una vita sana.

E così la speranza diventa fiducia nelle proprie qualità ma anche nella possibilità di poter contare sulle altre persone, si tratti del partner, di un amico o di un genitore, nell’affrontare le difficoltà che la vita ci mette dinanzi.

Con la speranza che il nuovo anno sia carico di eventi lieti, oltre che di eventi brutti e di così così, e che i tempi bui in cui siamo immersi durino un po’ meno dei travagli di Ulisse. Anche perché stavolta non vedo nessun Omero in grado di raccontarli…

Buon anno a tutti!

Itaca

 Quando ti metterai in viaggio per Itaca,

devi augurarti che la strada sia lunga,

e fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi

o la furia di Poseidone non temere,

non sarà questo il genere d’incontri,

se il pensiero resta alto e un sentimento

fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.

In Ciclopi e Lestrigoni no di certo,

né nell’irato Poseidone incapperai,

se non li porti dentro,

se l’anima non te li mette contro.

 

Devi augurarti che la strada sia lunga.

Che i mattini d’estate siano tanti

quando nei porti – finalmente, e con che gioia -

toccherai terra tu per la prima volta:

negli empori fenici indugia e acquista

madreperle e coralli, ebano e ambre

tutta merce fina, anche profumi

penetranti d’ogni sorta, più profumi

inebrianti che puoi;

va’ in molte città egizie,

a imparare, imparare dai sapienti.

 

Sempre devi avere in mente Itaca.

Raggiungerla sia il pensiero costante.

Ma non affrettare il viaggio.

Fa’ che duri a lungo, per anni;

e che, da vecchio, metta piede sull’isola,

tu, ricco dei tesori accumulati per strada,

senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,

senza di lei mai saresti partito.

Che cos’altro ti aspetti?

 

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.

Fatto ormai saggio, con tutta la tua esperienza addosso,

già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Rosalia Giammetta, psicologa e psicoterapeuta, è responsabile dell’area prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza per l’associazione PreSaM onlus. Nell’ambito dell’educazione alla salute e della peer education, ha condotto numerose attività di formazione e ha pubblicato il volume L’adolescenza come risorsa. Per saperne di più, visita la sua pagina personale e leggi gli altri articoli.

Per consulenze psicologiche, psicoterapia, scrittura di progetti, seminari o altre richieste, puoi scriverle una mail oppure telefonarle al 349.8195168.


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