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L'importanza della stupidità nella ricerca scientifica

Creato il 28 dicembre 2012 da Lucy
Se questa affermazione è vera sono a cavallo. Non si tratta di una mia teoria bensì di un saggio intitolato appunto "The importance of stupidity in scientific research", pubblicato su Journal of Cell Science nel giugno 2008. Se ho compreso bene l'essenza del messaggio si tratta semplicemente della corretta disposizione d'animo dello scienziato in erba di fronte le problematiche poste da un qualsiasi lavoro di ricerca (abbasso i geni immodesti insomma). Questa "perla" l'ho scovata assieme a molti altri titoli su questo sito. La mia attenzione si è concentrata soprattutto su questo: "Pressures produced when penguins pooh—calculations on avian defaecation", un interessantissimo articolo sulla fisica della pupù di pinguino: L'importanza della stupidità nella ricerca scientifica
Chinstrap and Adélie penguins generate considerable pressures to propel their faeces away from the edge of the nest. The pressures involved can be approximated if the following parameters are known: (1) distance the faecal material travels before it hits the ground, (2) density and viscosity of the material, and (3) shape, aperture, and height above the ground of the orificium venti. With all of these parameters measured, we calculated that fully grown penguins generate pressures of around 10 kPa (77 mm Hg) to expel watery material and 60 kPa (450 mm Hg) to expel material of higher viscosity similar to that of olive oil. The forces involved, lying well above those known for humans, are high, but do not lead to an energetically wasteful turbulent flow. Whether a bird chooses the direction into which it decides to expel its faeces, and what role the wind plays in this, remain unknown.
Per non parlare di "Drawing an elephant with four complex parameters" L'importanza della stupidità nella ricerca scientifica
We define four complex numbers representing the parameters needed to specify an elephantine shape. The real and imaginary parts of these complex numbers are the coefficients of a Fourier coordinate expansion, a powerful tool for reducing the data required to define shapes.
Ma i migliori sono sempre loro: "i chimici organici". Su Journal of Organic Chemistry (anno 2003) potete apprezzare il lavoro di sintesi di Stephanie H. Chanteau e James M. Tour: L'importanza della stupidità nella ricerca scientifica
Described here are the synthetic details en route to an array of 2-nm-tall anthropomorphic molecules in monomeric, dimeric, and polymeric form. These anthropomorphic figures are called, as a class, NanoPutians. Using tools of chemical synthesis, the ultimate in designed miniaturization can be attained while preparing the most widely recognized structures:  those that resemble humans.
E se vi stuzzicano le molecole dalle forme o dai nomi strani potete trovarne a decine qua (cliccando sulle figure dovrebbe apparire la struttura in 3D), se poi siete dei veri e propri appassionati c'è anche il libro intitolato "Molecules with Silly or Unusual Names" di Paul May. Ne riporto qualcuna...giusto per farvi qualche esempio:
- Adamantane: dal greco adamas che significa "indistruttibile" anche se, probabilmente per puro caso, ricorda il nome del cantante pop Adam Ant
- Bastardane: il suo vero nome è ethano-bridged noradamantane e si tratta difatti di un parente stretto dell'adamantane. Essa è nota ai più come bastardane - the "unwanted child, a causa del papero a essa dedicato: "Nonacyclo-docosane, a Bastard Tetramantane"
-Curious Chloride and Titanic Chloride ...
e la "draculina": una glicoproteina anticoagulante presente soprattutto nella saliva dei pipistrelli vampiri.
Credo che basti così. Il post di oggi è la continuazione dei due Arxiv e l'importanza di un titolo buffo parte I e parte II . Beh, dato che l'elenco dei titoli divertenti o quantomeno originali si sta allungando dovrei precisare, come hanno fatto tutti quelli che si sono occupati di catalogare questi capolavori molto prima che iniziassi a farlo io, a mò di disclaimer, che non si tratta di una presa in giro nei confronti degli autori o dei referees degli articoli citati...oddio, in realtà è un pò una presa in giro ma bisogna dire che è fatta in maniera molto blanda e bonaria e senza mancare di rispetto a nessuno. Bon, quello che dovevo dire l'ho detto. Se vi va potete proporre altri titoli o abstract buffi nei commenti. Tutto il materiale che proporrete lo unirò alla roba che ho messo da parte per continuare la serie. ST
Bibliografia
http://mmb.pcb.ub.es/~carlesfe/funnypapers/index.html
http://www.chm.bris.ac.uk/sillymolecules/sillymols.htm

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