L'importanza di essere più che chiamarsi

Da Energieindivenire
Spronerei ognuno di noi ad avere una proprio identità, un proprio approccio alla vita (il più gioioso p ossibile mi raccomando), una propria convinzione su quello che sineticamente potremmo chiamare "senso della vita".
Avere una tale forte, solida, rocciosa identità farà sì che egli non sarà in balia degli eventi, modificandosi e plasmandosi ogni volta secondo l'immagine che si conviene: con gli amici, con il partner sessuale, l'anima gemella o quello che si vuole. Come se la persona fosse modellata non da ciò che sente, prova, desidera; ma da chi incontra, con cosa si scontra, cosa teme.
Ci si lascia andare come una banderuola, si finisce per indossare maschere senza mai trovare pace. Qualcuno l'ha spiegata dicendo che l'inferno sono gli altri, e forse è così; ciò che è vero è che l'inevitabile rapporto con gli altri ci influenza in un modo o nell'altro, e a tal punto chein alcuni momenti la mente più sensibile spontaneamente si ferma e si chiede "ma io chi sono? Ma sono veramente così?". Spesso questo accade però solo dopo un brusco evento, che ci risveglia dal torpore. Questa secondo me rappresenta una grande occasione di crescita.
In effetti, sembrerebbe che tutti siamo in balia della nostra vita, degli eventi e delle persone che ci circondano. Sembrerebbe davvero che non ci sia niente da fare.
Avermo l'uomo che ha bisogno (bisogno? vero bisogno?) di avere molte donne per proprio compiacimento; chi ha bisogno di un gruppo di persone (amici?) per crearsi una propria immagine/identità (ma non è identità, è piuttosto maschera....una protezione per non guardarsi dentro); chi ha paura di affrontare l'esterno restando un solitario.
Credo di poter consigliare in questi casi un po' in silenzio, con sé stessi e con gli altri; ascoltarsi, non prendersi in giro, assecondare ciò che si è; abbandonare i desideri più futili, che contravvengono al proprio modo di sentire. Magari recuperando ciò che si era da bambini e che si è perso per strada.
Se riuscissimo a ricordarci di noi bambini sarebbe tutto più facile, non dovremmo fare altro che abbandonarci a ciò che eravamo.
Mantenendo (anzi acquistando!!) la maturità raggiunta negli anni.

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