È la storia di una arzilla vecchietta di 75 anni che vive in un piccolo paesino di campagna, passa tutte le sue giornate nei campi, a coltivare l’orto e allevare le galline.
È in piena salute, nella sua vita non ha mai assunto farmaci e non ha intenzione di farlo, vive al naturale e lascia che la natura viva in lei…
Un brutto giorno, mentre cammina nel suo campo inciampa in un piccolo tronco che spunta dal terreno: il dolore è pazzesco e in pochi minuti la sua gamba destra si gonfia e diventa il doppio della sinistra, la nostra vecchietta è quindi costretta a letto, ma rifiuta di essere portata al pronto soccorso, convinta che guarirà in pochi giorni di riposo. Rifiuta tutti i medicinali, applica sulla sua gamba solo una pomata a base di arnica ( un’erba…).
Dopo alcuni giorni però la gamba non ne vuole sapere di sgonfiarsi e i figli trascinano la vecchietta in ospedale, dove, dopo averle fatto i raggi i medici sentenziano: “Bisogna operare, altrimenti la signora non camminerà più…” la vecchietta per nulla intimidita, legge nell’ordine impartito dai medici qualcosa che non le piace, lei rimane completamente contraria all’operazione, è inamovibile, è convinta che mettendosi sotto i ferri aprirebbe le porte a un sacco di altri problemi.
A questo punto allora i figli decidono di farla vedere dal famosissimo Dott. Costa ( L’ortopedico di Valentino Rossi per capirsi…) il quale la accoglie nel suo studio e ribalta la diagnosi, consigliando alla nostra vecchietta di muoversi, di dare peso alla gamba resistendo al dolore, questo per lui è il modo migliore per risolvere il problema.
E qui faccio una piccola parentesi: avete notato la differenza di diagnosi tra un posto e l’altro? Come si ci può fidare di un sistema sanitario che porta questo tipo di contraddizioni? Per quale motivo all’ospedale è stato consigliato di operare paventando scenari orribili in caso contrario e invece un luminare del settore, tra l’altro privato, afferma il contrario?
A tutte queste domande credo ci sia una risposta in qualche modo inquietante, ma ne parlerò nel prossimo articolo…
Ora torniamo alla nostra vecchietta:
Torna a casa e inizia a fare ciò che il Dott. Costa le ha suggerito: porta il peso sulla gamba dolente. Il dolore è tanto, ma la vecchietta non si lascia intimorire, lei ha una convinzione:
“Tornerò a piegare questa gamba, funzionerà meglio che prima!“.
Nonostante questa ferma convinzione le sue condizioni migliorano molto lentamente, per camminare si aiuta con un bastone e i suoi movimenti sono molto più lenti, ha inoltre dovuto abbandonare l’uso della bicicletta, impossibile utilizzarla nelle sue condizioni.
Passano i mesi e la gamba ormai è stazionaria, la vecchietta è diventata apparentemente una delle tante zoppe in circolazione, tutte le amiche le dicono che forse avrebbe dovuto operarsi, le suggeriscono di fare delle infiltrazioni, di prendere dei farmaci, ma la nostra vecchina è un tipo tosto, continua per la sua strada, convinta che i farmaci possano farle solo del male, del resto le amiche che gli danno questi suggerimenti non scoppiano certo di salute…
La nostra vecchina continua a dire: ” Vedrete che prima o dopo guarirò completamente!” ma nessuno la appoggia in questo, tutto sembra essere contro di lei, contro la sua convinzione, ma lei con una forza che le proviene da dentro non si arrende!
Un giorno, dopo quasi un anno dalla caduta è nell’orto, sta raccogliendo, con molta fatica dei piselli, ancora non piega la gamba e l’operazione le risulta molto difficoltosa…
Approfitta di quel tempo per parlare un poco con Dio, lei è molto credente e di tanto in tanto si rivolge a lui direttamente, in quel momento si rivolge a lui in questo semplice modo:
“Caro Dio, cosa dici, non ti sembra ora che questa gamba vada a posto? Io ho un sacco di cose da fare!”
la sua è una richiesta semplice, supportata dalla sua incrollabile fede che la sua gamba tornerà ad essere quella che era prima e anche meglio.
Dopo pochi minuti si alza e si dirige verso casa tranquilla, ancora non sa cosa la sta aspettando da lì a pochi passi, nascosto dall’erba è in agguato un piccolo buco, abbastanza grande però perchè ci passi una gamba, e abbastanza fondo per essere pericoloso per l’integrità della gamba stessa. Quando la nostra vecchietta sprofonda nel buco con la gamba dolente sente un forte strappo e pensa:
” O tanto bene o tanto male...”
incredibilmente non si lascia andare a escandescenze ma lascia aperta la porta a una remota possibilità che sia successo qualcosa di positivo…
Ebbene, con suo grande stupore, quando estrae la gamba dal buco si accorge di essere completamente guarita, piega la gamba, non le fa più male!
La gioia è immensa, dopo mesi di grande sofferenza, la sua fede l’ha premiata, è successo esattamente ciò che lei sapeva sarebbe successo, nessuno credeva fosse possibile, ma ora tutti devono ricredersi, la nostra vecchietta ora cammina di nuovo senza bastone, è piena di energia e si sente rinata: ancora una volta ha avuto ragione contro tutto e tutti!
Niente è impossibile se ci credi per davvero, ma la vera fede non crolla davanti alle prime difficoltà, non crolla davanti alle apparenze che sembrano affermare il contrario!
Questa vecchietta è la dimostrazione che esiste sempre una possibilità, l’importante è tenere aperta la porta per vederla realizzata nella nostra vita…
Come conosco questa storia? Beh… La vecchina in questione è mia nonna