Due scimmiette a Monkey Beach
Venerdi 8 Luglio. Oggi partiremo verso le famose Phi Phi Island, un vero e proprio paradiso naturale fatto di acque cristalline e natura selvaggia.
Si tratta dell’escursione che attendevamo con maggiore trepidazione e che non volevamo perderci per nulla al mondo.
Saliamo a bordo del minibus che viene a prenderci in hotel e con molta emozione ci rechiamo al Royal Phuket Marina, il porto dal quale partirà lo speedy-boat che ci condurrà alle Phi Phi island.
Durante la sosta al porticciolo, gli organizzatori della gita ci suddividono in piccoli gruppi utilizzando degli adesivi colorati e braccialetti dai colori accesi.
Ad ogni gruppo viene attribuita una guida che si occuperà di descrivere le bellezze naturali e i posti da favola che vedremo.
La nostra guida è molto simpatica e inizia subito a parlarci delle isole e di alcune misure di sicurezza da rispettare per evitare spiacevoli inconvenienti.
L’accompagnatore thailandese sottolinea soprattutto l’importanza d’indossare le pinne per evitare di ritrovarsi con un aculeo di riccio conficcato sotto il piede.
Finalmente partiamo e ci lasciamo alle spalle Phuket e le sue spiagge.
Siamo molto fortunati perché, pur essendo l’inizio del periodo delle piogge, il monsone non si fa vivo e la giornata é spettacolare.
A bordo del veloce motoscafo godiamo di una suggestiva prospettiva sulle verdi scogliere che sprofondano nell’oceano.
Splendide Phi Phi island
Le Phi Phi Island, o Koh Phi Phi, comprendono due isole: Koh Phi Phi Don, l’isola dove abbondano gli hotel, i resort e le feste notturne; Koh Phi Phi Leh, un’isola incontaminata e selvaggia dove la natura regna ancora sovrana.
Rimaniamo senza fiato a contemplare l’incantevole paesaggio e ci rivengono in mente le immagini del terribile Tsunami del 2004, quando l’oceano ha spazzato via tutto ciò che si è trovato di fronte.
Oggi non ci sono tracce di quell’inferno d’acqua e fango che si scatenò imprevedibilmente segnando per sempre le vite di migliaia di persone; tutto è stato ricostruito e le isolette thailandesi hanno ritrovato una nuova vita.
Da un lato la tranquillità dell’oceano e dall’altro l’ottima guida del nostro capitano, ci permettono di raggiungere rapidamente la prima tappa della nostra gita: Monkey Beach.
Scendiamo immediatamente dall’imbarcazione ed esploriamo con grande curiosità questa spiaggia invasa da macachi che sembrano essere piuttosto abituati al contatto con i turisti.
Sebbene abbiamo una gran voglia di giocare con le scimmie, facciamo molta attenzione ad avvicinarci in quanto si tratta di animali selvaggi e le loro reazioni possono essere imprevedibili.
Dopo aver scattato un paio di foto alle simpatiche famigliole di quadrumani che passeggiano per la spiaggia, apprezziamo la bellezza paesaggistica di questo posto.
Monkey Beach è una spiaggia incontaminata e le orde di turisti (noi compresi) che giungono fin qui per allungare qualche banana alle scimmie, non riescono a deturpare il fascino selvaggio di questo posto.
Viking Cave
Risaliamo a bordo dello speedy-boat e continuiamo la nostra avventura tra queste meravigliose isole.
Ci fermiamo nel bel mezzo dell’oceano e, dopo aver indossato maschera e pinne, ci tuffiamo uno dopo l’altro tra i flutti trasparenti di queste acque limpide per goderci un’ora di snorkeling.
Bellissimi pesci tropicali ci passano accanto e la nostra guida lancia pezzi di ananas nell’acqua per far salire i pesci in superficie.
Colorati banchi di pesci esotici sfilano davanti i nostri occhi ed ammiriamo increduli questo spettacolo naturale.
Entusiasti dell’esperienza appena vissuta, condividiamo con i nostri compagni di viaggio le impressioni sui momenti appena condivisi e ci incamminiamo verso Pileh May.
Prima di raggiungere questa magica laguna circondata da scogliere, lo speedyboat fa una sosta davanti una grotta.
Viking cave, così è chiamata questa grotta, è famosa per gli antichi dipinti vichinghi rappresentati sulle sue pareti e per le tantissime rondini che vengono a nidificare.
Sfortunatamente per gli uccelli bianconeri, i cinesi pensano che i nidi di rondine abbiano virtù afrodisiache e incaricano gli zingari del mare di raccoglierli nelle alture della grotta.
I cinesi degustano deliziose zuppe, mentre la popolazione di uccelli di Viking Cave viene letteralmente decimata.
La mitica Maya Bay
Il nostro percorso continua e raggiungiamo la sublime laguna di Pileh Bay, una suggestiva baia sormontata da alte scogliere scoscese che scendono nell’azzurro del mare.
E’ uno degli angoli più affascinanti dell’isola e il colore dell’acqua che si riflette sugli scogli è magico.
Le mille sfumature di Pileh Bay restano immobili nel fondo dei nostri occhi, mentre ci allontaniamo da questo paradiso terrestre per raggiungere la famosa Maya bay, la spiaggia del film “The Beach”.
Il famoso film, realizzato nel 1999 con Leonardo Di Caprio e Guillaume Canet, racconta la storia di un gruppo di ragazzi che trovano una spiaggia leggendaria dove decidono di vivere per allontanarsi dalle convenzioni sociali e dal consumismo.
Maya Bay offre effettivamente uno scenario idilliaco ai suoi visitatori: una spiaggia di sabbia fine e bianca che ricorda la neve, acqua limpida, pesci tropicali e una splendida vegetazione.
Vittima del suo successo, la spiaggia è letteralmente invasa da battelli, speedy-boat e imbarcazioni di vario tipo che depositano turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Uno dei vantaggi di venire a Phuket a Luglio è trovare Maya Bay semi-deserta; quella che per noi è estate in Thailandia è la bassa stagione e s’incontrano meno turisti.
Approfittiamo pienamente della sosta in questa spiaggia da sogno e nuotiamo spensierati tra le sue acque trasparenti.
Kai island è l’ultima tappa di questo sogno tra le isole thailandesi.
Disponiamo di una lunga e rilassante pausa in quest’isoletta per riposare al sole, mangiare un gelato e concederci un ultimo bagno prima di rientrare a Phuket.
Sawasdee Phi Phi Island!