L’inceneritore poteva già essere sostituito da un progetto di riciclo: Rifiuti zero. Il Comune non ha dato la svolta

Creato il 22 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

E' una delle storie peggiori, quella sintetizzata nel post precedente, dedicato allo scambio di critiche fra il deputato Toninelli dei 5 stelle e il Comune di Cremona. Bisogna aggiungere alcune considerazioni. Cremona ha fatto il necessario per chiudere l'inceneritore? La risposta che bisogna dare è no, senz'altro no. Forse il city branding di Cremona è l'inceneritore, per quanto sia fuori luogo, ma rischia di rimanere come emblema negativo per molti cittadini. Manca il segnale di svolta che tanti attendevano. Infatti il Comune sta cercando, e l'ha più volte dichiarato e spiegato, di ottenere il risultato della chiusura dell'impianto in modo compatibile con il bilancio di LGH, contemperando gli obiettivi ambientali e di bilancio della multiutility.

Il deputato Danilo Toninelli ieri ha ricordato che bastava applicare il progetto Rifiuti zero, sostenuto sì dai 5 stelle, ma non solo. Da tempo il sindaco di Vescovato Mariagrazia Bonfante si batte per la realizzazione di quel progetto che spegne l'inceneritore e quindi rafforza enormemente la differenziata.

Il teleriscaldamento di Cremona può restare attivo nello stesso modo in cui avviene altrove, per esempio a Crema, usando caldaie a metano, come ha proposto la stessa Bonfante.

Busto Arsizio (Varese) ha ottenuto l'esclusione dalla rete nazionale degli inceneritori, Desio (Milano) no. I maligni ritengono che il peso dei tre grandi elettori lombardi del nuovo capo dello Stato, non sono stati tutti e tre varesini per caso. Sicuramente saranno stati i migliori elettori possibili. Il risultato però, indipendentemente dai maligni, è questo. Di fatto l'inceneritore di Cremona resta acceso: il governo non ha ancora accolto la richiesta del Comune di Cremona, che invece di chiedere poteva seguire un percorso diverso, cioè attivare l'alternativa. I rifiuti non sarebbero stati più conferiti all'inceneritori bensì sarebbero stati riciclati, creando dei posti di lavoro. Sarebbe bastato aggiornare il progetto, dato che la tecnologia ha compiuto passi avanti e alcune procedure un tempo manuali oggi si possono compiere elettronicamente. E' il tipo di progetto scelto da Vedelago, in Veneto, secondo un modello che anche una città può realizzare adattandolo. Il governo da parte propria potrebbe rispondere al Comune nel giro di alcune settimane, a meno che il sottosegretario cremonese Luciano Pizzetti (Pd) ottenga un risultato ancora prima. I comunicati: inceneritore comunicato del deputato Toninelli comunicato del sindaco


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