
Atto primo
Ci si prova (è mestiere)
a raccontare l’essere e/
o l’esistente
e, tutte le volte, con parole
novelle e differenti.
Eppure , amico mio, non si è
mai paghi del risultato.
Persino coronati d’alloro
e confortati dal coro petulante
di cinciallegre canterine.
Atto secondo
Intanto lei paziente
leggeva i miei silenzi
meglio che le mille
pagine erudite
redatte con grafia
nervosa.
E abbelliva appena
di un roseo bagliore
lo scoramento dell’attimo.
Atto terzo
E poi l’andar per mare
La vela gonfia dal vento
E il naviglio pari a piuma
E i tuffi ripetuti
E la meta molto dubbia
ma con l’intento certo
(quello sì )
di confondersi con l’onde
campo mutante e incolore
a tratti grigio, a tratti verdazzurro.
Marianna Micheluzzi
