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L’incomprensione della lingua italiana

Creato il 09 dicembre 2013 da Mcnab75

incomprensioni

In queste ultime due settimane ho messo mano ai miei due Tumblr.
Quello più noto e longevo, Il Tumblr sull’Orlo del Mondo, è diventato definitivamente internazionale, mutando il nome in The Tumblr on the Edge of the World. Visto che da tempo lo utilizzo quasi ed esclusivamente per pubblicare foto riguardanti le mie ospiti della domenica (passate, presenti e future), ho ufficialmente deciso di farlo diventare un blog dedicato al glamour.
Questo genere fotografico mi piace (se qualcuno lo reputa sessista, a me poco importa), sicché ben venga dedicargli un angolo tutto suo. In futuro troverete dunque materiale inedito, foto esclusive delle mie ospiti, che spesso si dimostrano gentili fornendomi materiale esclusivo, e monografie fotografiche di modelle che reputo interessanti, non standardizzate, né banali.
Per tutto ciò che concerne le mie attività grafiche, relative alla scrittura, ai racconti, al fantastico (etc etc) c’è invece il Plutonia Lab, che era nato con altre direttive, ma che è cambiato cammin facendo. Del resto la natura del Web è mutevole per natura.
Ok, direte voi, ma che c’entra tutto ciò col titolo del post di oggi?
Ora ve lo spiego.

Con la ristrutturazione di The Tumblr on the Edge of the World ho contattato decine e decine di fotografi, uffici stampa, modelle e grafici. L’ho fatto via mail, per presentare il mio progetto e per chiedere materiale, spiegando bene cosa ne avrei fatto e dove l’avrei pubblicato.
Molti di questi addetti ai lavori sono stati estremamente gentili, partecipando con entusiasmo alla mia iniziativa.
Altri mi hanno cordialmente risposto che non hanno materiale da darmi, o di non essere interessanti. Cosa che ci sta tutta.
Poi ci sono quelli che non hanno capito la mail.

Ebbene sì.
Davanti a circa 150 parole di mail, molto chiare e con tutti i riferimenti del caso (link, credits, referenze), c’è stato chi ha risposto così:

  • Quindi poi riceverò la sua rivista gratuitamente a casa?
  • Ma praticamente io cosa devo fare?
  • Sono molto lieto di essere intervistato da lei. (mai proposto interviste!)
  • Cosa ci guadagno a passare alla sua agenzia?
  • Mi fa vedere il suo portfolio fotografico?

E via così.
In pratica, i casi sono due: o questi tali non hanno letto la mail (cogliendo soltanto qualche parola, qua e là), o non sono capaci di comprendere il contenuto.
Probabilmente si tratta di un mix tra le due cose.

Non è certo la prima volta che noto questo fenomeno. Tempo fa ne avevo già accennato su questo blog.
La gente, specialmente le nuove generazioni, usano un linguaggio sempre più stringato e immediato. Hanno una soglia di attenzione bassissima e trovano dispersiva perfino una mail. Retaggio, questo, degli SMS e delle conversazioni da chat.
Sicché non c’è più spazio per i preamboli. Le presentazioni (“ciao, io sono Alessandro, sono un blogger etc etc”), i saluti e le forme di cortesia vengono percepiti come noiose e superflue.

Che tristezza. Lo dico da scrittore e da comunicatore.
Però mi pare un tracollo inevitabile. Qualcuno la definisce un’evoluzione del linguaggio, ma a me proprio non piace. Non riesco ad accettarlo, né mi adatto a comunicare unicamente con smile e frasi smozzicate.

Voi invece che ne pensate di questo fenomeno?

Una scena da

Una scena da “Pontypool”, un gran film sulla degenerazione del linguaggio. Recuperatelo.

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(Alessandro Girola. – Follow me on Twitter)

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