Cadere all’improvviso dalle nuvole, quando un colpo di vento ne sfalda la consistenza d’ovatta, e con una mano cercare di aggrapparsi ancora a lei, a un ultimo lembo con l’illusione che resti ancora intatta…
Cadere all’improvviso è come una sensazione di gelo pungente tra la clavicola e le spalle, dove passa la vita; non è la spada del nemico Achille a fendere, ma la carezza di un amico.
Forse seguirò le correnti trasportata dalla mia inesausta voglia di sognare; ma prima o poi toccherò terra, anche se aspetto un altro colpo di vento che non mi lasci toccare la realtà.
E vorrei vivere altrove, laddove nasce ad ogni colazione l’inconsistenza.
