L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea,l'esilarante esordio di Puértolas

Cosa combina un fachiro svestito nascosto dentro un armadio svedese economico?Ce lo racconta Romain Puértolas, scrittore franco-ispanico dalle poliedriche esperienze lavorative ( da dj ad insegnante di lingue ed illusionista) ,nel suo romanzo d'esordio:"L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea".

Un fachiro famoso in tutto il Rajasthan, vestito in lucida lana grigia e turbante bianco ,approda in Francia e si lascia condurre ,da un tassista Gitano(truffato poco dopo), al negozio Ikea più "vicino".Comincia così l'avventura di Ajatashatru "(si pronuncia Ganascia-da-gru)",uomo alto e nodoso famoso perchè" Ingoiava spade retrattili e mangiava scheggie di vetro fatte di zucchero dietetico",in uno dei negozi della catena di mobili economici più famosa al mondo;deciso a portare a termine la missione(comprare un letto di chiodi) per cui in due giorni avrebbe dovuto sopportare sedici ore di volo.Senza un'albergo in cui alloggiaree possedendo una sola banconota (falsa) da cento euro, Ajatashatru decide di soggiornare nel grande magazzino .Sebbene la prima parte della notte proceda tranquillamente,si dovrà ben presto nascondere in un'armadio a causa delle voci di alcuni dipendenti quasi vicini al divano utilizzato,dal fachiro stanco,come luogo di relax.La "fortuna" vuole che sarà proprio quell'utile oggetto d'arredamento in metallo a dover essere imballato e spedito.Destinazione Gran bretagna.

Una lunga serie di peripizie coinvolgeranno il nostro nodoso amico che, dal fondo di un'armadio al fondo di una valigia, passando da una nazione all'altra, dapprima per caso e in seguito per fuggire dal vendicativo tassista Gitano.L'incredibile e non-comune traversata, iniziata come pellegrinaggio consumistico, procurerà ad Ajatashatru degli emotivi elettroshock che gli permetteranno di comprende meglio il mondo in cui vive e se stesso.Ad alimentare la nuova visione di se contribuiranno le persone incontrate lungo il viaggio(La ragazza al negozio ikea,i clandestini sudanesi e Sofie Maciò), all'impressione,ma soprattutto,alla fiducia che questi sconosciuti riporranno nei suoi confronti .Comincia così per l'indiano una missione di cambiamento .Il passaggio da fachiro truffatore a futuro scrittore.

L'abile penna di Puértolastrasporta il lettore alla stessa velocità del fachiro più che magico truffaldino,avvalendosi di uno stile semplice ed ironico ,utilizzando giochi di parole, incomprensioni linguistiche( e non solo) date dalle diverse culture in gioco nel libro.Riesce,infatti, attraverso le riflessioni e il bagaglio culturale dello sfortunato indiano, a trasmetterci una visione diversa di ciò che per noi occidentali è consuetudine .Nessuno, se non un uomo venuto da un paese con diversa cultura e per di più povero, potrebbe trovare meravigliosa una porta scorrevole o l'abbondanza di prodotti in un centro commerciale.Rendendo il sistema consumistico europeo,quasi, un fenomeno magico.Allo stesso modo, con sagacia, lo "scrittore in erba" affronta un argomento molto serio: la lotta degli immigrati senza permesso di soggiorno, costretti ad una continua dualità tra l'essere criminali e l'essere bisognosi.Un'opera da leggere d'un sol fiatoseguendo il ritmo della fuga, delle emozioni e delle simpatiche riflessioni del protagonista, capace di attrarre a se il lettore senza ricorrere ad uno dei suoi trucchi da fachiro .

Articolo originale di Sentieri letterari. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.