Come ogni anno arriva il temuto momento!!
Il caldo (anche se quest’anno lascia un pò a desiderare) e la “necessità”, più ancora che la voglia, di spogliarsi arrivano. Niente più cappotti e maglioni a proteggere le imperfezioni, anche se proviamo un profondo senso di colpa per non aver fatto il nostro dovere in palestra.
Mentre però i vestiti, seppur estivi, possono aiutarci, la prova costume è un inclemente giudice dello stato di fatto.
Dopo ore allo specchio alla ricerca del costume che “accentui” meno il difetto e, soprattutto, del pareo che ci salva in qualche modo durante le passeggiate sul bagnasciuga, dobbiamo prendere la borsa e avviarci in spiaggia dove comunque CI RITROVEREMO IN MUTANDE.
L’ho evitata in ogni modo nell’ultimo mese: proposta di escursioni in montagna, danze della pioggia, improvvisa voglia di vedere i parenti, inviti a pranzo agli amici… ma alla fine mi è toccata.
La mia prova costume annuale quest’anno avrà poi una variante notevole: il pancione!! Ho già litigato con lo specchio e con tutti i miei costumi, e ho pensato anche di inventarmi qualche scusa, ma il mio perspicace ragazzo ha capito senza che io parlassi e ha sentenziato che saremo andati al mare anche se stavo male, se improvvisamente il tempo avesse deciso di impazzire e se i parenti ci avessero voluto disperatamente vedere!
Ok più nessuna scusa! Come ogni anno mi sono chiesta “ma chi me lo fa fare a farmi prendere da tante paturnie!” E chi lo sa! Alla fine anche le donne che decidono di fregarsene di diete pre-estate arrivando a mettere il costume vanno in crisi. Sarà un nostro gene distorto chi lo sa.
Eppure agli uomini non sembra succedere e ondeggiano con i loro pancioni all’aria senza problemi indossando a volte improbabili costumi, mentre noi ricorreremmo anche ad uno stilista per farci fare un costume su misura adatto al nostro fisico
Bè alla fine al mare ci sono andata, e superato, o schivato agilmente, il problema specchio che ancora discute con me sul mio “nuovo fisico in trasformazione”, sono stata in spiaggia a sonnecchiare all’ombra sotto l’ombrellone.
Devo dire che la situazione è stata meno traumatica del previsto. Sapete perchè?
In spiaggia, in mancanza di specchi tu non puoi giudicarti e ti giudicano solo gli altri… e le donne in gravidanza non sono giudicabili…. ALLELUIAAA!
Già signore mie! Sembra proprio che quest’anno potrò godere dello status di donna incinta che scatena il detto “le donne in gravidanza sono più belle!” (e devo capire chi se l’è inventata questa) e quindi dovrei essere in pace con il mondo e con il mio due pezzi.
Purtroppo vedere il corpo così cambiato in pochi mesi non è facile, e ammetto che sto provando più difficoltà del previsto. Quando il tuo corpo diventa qualcosa di diverso da quello che hai sempre visto, quando ti sembra di non regolarlo normalmente, tutto sembra difficile.
Intanto non mi resta che scegliere un costume e arrendermi al mare, al mio ragazzo e all’idea di dovermi spogliare crogiolandomi nello stato di futura mamma che per una estate è giustificata per i suoi addominali non propriamente scolpiti.
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