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L’indeterminatezza ha piedi da elefante

Da Cherryplum
L’indeterminatezza ha piedi da elefanteRiflettevo sulla mia attuale (leggi forzata) impossibilità di programmare una qualsivoglia attività con un qualsivoglia anticipo. Non da un giorno all’altro. Nemmeno dalla mattina al pomeriggio. A volte, neanche da un’ora all’altra.L’indeterminatezza è entrata nelle mie giornate senza bussare. E non l’ha fatto in punti di piedi, ma con il calibro di un elefante.
Anni e anni fa, quando ero una spensierata studentessa universitaria sotto tesi, tra code di ore per vedere il relatore, scrivi, correggi, e poi butta tutto e riscrivi, e poi il titolo non va bene, le note sono troppo sintetiche, e anticipano la sessione di laurea, una volta, due volte, e allora corri a stampare... avevo un motto: qualunque cosa succeda, tra qualche ora sarò sotto le coperte.No, non mi mancava qualche rotella. Era il mio “domani è un altro giorno”. Ehmmm... no, nessuna Rossella O’Hara in vista. Niente abiti lunghi, né fiocchi o riccioli immacolati.Comunque. Per quanto la giornata fosse stata incasinata, il mio ritiro sotto il piumone ne avrebbe segnato la fine. Ed era cosa certa. Un punto fermo. Una filosofia di vita alquanto opinabile, lo so, ma che ci volete fa’, avevo ventitré anni...... e l’insostenibile leggerezza dell’essere.Ora, nella mia giornata, non ho punti fermi. Neanche la notte, lo è più.E non ho programmi. Io, che se devo dirla tutta un po’ adoooooro programmare (adoooooravo). Mi aiuta a mettere ordine nella testa. Mi fa stare bene. Ma a tratti anche no. Perché se poi non riesco a fare quello che avevo in programma mi incupisco. Per poco, eh, non sono una musona, ma per quei trenta secondi ci vado giù pesante. Poi passa. Quanto alla persona su cui ho scaricato il mio umore nero... be’, quella è un’altra storia. Perché per quei trenta secondi sono come un uragano in un acquario.Bella metafora, eh? Vi state figurando la devastazione? Già. Faccio paura.
Dicevo.L’indeterminatezza è entrata nelle mie giornate con il calibro di un elefante. Nelle mie giornate, e nelle mie notti.E io la lascio fare.
Sapete che c'è? Credevo mi avrebbe fatto sbarellare.Invece mi sta curando.
COCKTAIL PER MANIACI DEL CONTROLLO1/3 di indeterminatezza1/3 di tolleranza1/3 di empatia2 cucchiai di sorrisiuno spruzzo di spensieratezza
Agitare a dovere e servire, rigorosamente on the rocks!

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