Sondaggi e scavi a Pattanam (Foto: Thulasi Kakkat/Hindu)
Le analisi scientifiche danno una conferma alla storia, nel caso di Pattanam, nello stato del Kerala, in India, a 25 chilometri dal centro di Kochi, identificato come Muziris, perduta città portuale frequentata anche da mercanti Romani.I fisici nucleari hanno confermato le ipotesi degli archeologi: la datazione di questo centro risale a circa 3000 anni fa. L'analisi del Dna dei resti umani rinvenuti potrebbe, in futuro, dare risposte circa la provenienza della popolazione di Pattanam.
Un attento studio della stratigrafia e le analisi dei reperti hanno portato i ricercatori a pensare che questa località era abitata già nell'Età del Ferro (dal X al V secolo a.C.). I Romani e le loro merci raggiunsero questo sito tra il I secolo a.C. e il IV secolo d.C.. Un campione d'incenso, probabilmente portato qui dall'Arabia Saudita, trovato ad una profondità di circa 4 metri, è stato datato ad un periodo compreso tra il 356 e il 196 a.C., precedente alla fase romana.
Frammenti di ossa umane (Foto: Thulasi Kakkat/Hindu)
Un pezzo di carbone, trovato insieme ad una pietra di corniola, a filamenti d'oro ed a frammenti di anfora, a circa 3 metri di profondità nel sottosuolo, è stato datato al 111-40 a.C., quando gli scambi tra Pattanam e l'impero romano erano in piena fioritura.Sono stati studiati anche i resti scheletrici ritrovati nel sottosuolo di Pattanam. E' stato estratto il Dna mitocondriale che sarebbe stato già sequenziato ed abbinato con i dati del Dna sia edito che inedito, dei moderni esseri umani. I primi risultati confermano che i resti umani appartengono a Romani, Indiani e Africani. Si aspettano ulteriori risultati per avere un quadro completo della popolazione e degli usi dell'antica Pattanam.