Luogo bizzarro, il mondo. L’Italia sta facendo morire d’inedia l’esperimento della Carta di Identità Elettronica avviato una decina di anni fa. In India è in corso il più colossale censimento della storia dell’umanità, che porterà – tra l’altro – a dotare di Carta di Identità Elettronica biometrica i cittadini dai quindici anni in su.
Con il suo miliardo e 200 milioni di cittadini, l’India è un paese ad alto tasso di diversità e contraddizioni. Duemila etnie, sei religioni, ventinove lingue. Poverissimo, e ricchissimo, con il settanta per cento della popolazione che vive nelle aree rurali. Analfabeta e, allo stesso tempo, ad alto tasso di alfabetizzazione digitale. Ingegneri e informatici indiani si fanno strada ovunque.
Scrive da New Delhi Valeria Fraschetti, per La Stampa, che “La vera portata storica di questo censimento, però, sta nel processo d’identificazione. Che si tratti di santoni che meditano sul Gange, tribali sperduti nel Nordest, paperoni dell’industria informatica di Bangalore, ogni cittadino sopra i 15 anni sarà schedato. Con foto e impronte digitali. Dati biometrici che, uniti agli altri, serviranno a creare un’anagrafe nazionale, in base alla quale il governo rilascerà un documento con un numero identificativo personale riconosciuto su tutto il territorio indiano”.
Aggiunge Raimondo Bultrini, sulLa Repubblica, che “a partire dal 2013 ogni cittadino adulto disporrà di un codice d’identificazione elettronico che agevolerà il rilascio dei documenti”.
Non sappiamo se le scadenze saranno rispettate, ma si tratta pur sempre di un inedito, oltre che massiccio, esperimento di eGovernment.
Prototipo-carta-identità-biometrica-in-India
L’Italia, paese originale, va in controtendenza. Siamo stati tra i primi, al mondo, a parlare di Carta di Identità Elettronica biometrica, ma la sperimentazione – come gli esami – non finisce mai. La marcia del gambero.
Per approfondire l’argomento, ci sono numerosi post precedenti.