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L’infelicità e lo stress non diminuiscono le speranze di vita

Creato il 20 gennaio 2016 da Yellowflate @yellowflate
L’infelicità e lo stress non diminuiscono le speranze di vita

Il malessere psicologico non determina l'insorgere di malattie e non incide sulla speranza di vita. Un'importante ricerca dimostra che l'ansia e lo stress non sono mortali mentre lo sono di più la cattiva alimentazione, l'abuso di alcol ed il fumo

Lo stress e l'infelicità non causano un aumento delle possibilità di ammalarsi. Dopo numerose ricerche, uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet svela che non esiste nessuna evidenza scientifica fra la felicità e le aspettative di vita.

I dettagli della ricerca su stress e infelicità

Presso la New South Wales e l'Università di Oxford sono state tenute sotto osservazione, per cinque anni, più di 700mila donne con un'età media di cinquantacinque anni. Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno chiesto alle pazienti di rispondere ad alcuni quesiti relativi allo stato generale di salute, ai loro livelli di stress e di rilassatezza. Soltanto il 17% delle volontarie ha affermato di essere infelice, il 39% si è detta felice e il 44% abbastanza felice.

L’infelicità e lo stress non diminuiscono le speranze di vita

L'infelicità non aumenta la mortalità

Gli esperti hanno sottolineato che la speranza di vita può essere influenzata non da stress e tensioni quanto da uno stile di vita scorretto e caratterizzato, per esempio, dall'abuso di alcol. Gli altri fattori che possono abbreviare la vita e favorire l'insorgenza di numerose patologie sono l'abitudine al fumo, il sovrappeso e l'eccesso di cibo. La ricerca scardina una certezza professata per molti anni e supportata dalla considerazione che lo stress possa avere delle conseguenze negative per il sistema immunitario. Secondo i ricercatori britannici l'ansia e l'infelicità non possono essere considerate una causa dell'insorgenza di particolari patologie anche se, è possibile, che in determinate situazioni si intraprendano atteggiamenti scorretti. Il malessere psicologico, come per esempio l'insoddisfazione, potrebbe indurre alcuni soggetti a mangiare troppo e male oppure ad iniziare a fumare.

Analizzando i risultati ottenuti, tenendo conto che il 4% delle interessate è morta durante le fasi della ricerca, si è concluso che le condizioni di salute e l'aspettativa di vita non dipendono dallo stato psicologico o dal vivere situazioni di grande stress. I ricercatori hanno evidenziato che la tristezza e l'ansia non hanno inciso sul grado di mortalità delle donne coinvolte nell'indagine. Gli scienziati hanno però sottolineato che sia fondamentale approfondire l'argomento e verificare quale collegamento possa esistere fra la tristezza e l'ansia vissuta negli anni dell'infanzia e il successivo sviluppo di alcune patologie o l'aumento dei decessi.

Per contrastare l'ansia, l'infelicità ed imparare a rilassarsi in maniera dolce e naturale è possibile dedicarsi ad alcune attività particolari, come per esempio il pilates e lo yoga. Lo yoga, oltre a favorire l'equilibrio psicofisico, consente di ridurre i livelli di stress attraverso la corretta respirazione e gli esercizi di meditazione.


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