Magazine Società

L’inferno barocco dei rapporti umani

Creato il 18 gennaio 2016 da Andreapomella

C’è quest’uomo davanti al portone, aspetta. C’è un altro uomo che arriva e saluta il primo con una stretta di mano. Il secondo si scusa col primo per il ritardo. Sorrisi, reciproche gentilezze. Senonché il secondo dice al primo: “Possiamo andare”, e il primo dice al secondo: “Andiamo”. Ma entrambi restano impalati davanti al portone. Il primo aspetta che il secondo tiri fuori le chiavi, e il secondo aspetta che il primo tiri fuori le chiavi. Tuttavia nessuno dei due ha le chiavi. Al secondo viene un dubbio: “Scusi, lei non è l’agente immobiliare?”. Il primo risponde: “Pensavo che fosse lei l’agente immobiliare”. “Io ho un appuntamento a mezzogiorno”, dice il secondo. “Il mio era a mezzogiorno meno un quarto”, risponde il primo. Entrambi guardano l’orologio: è mezzogiorno e un quarto. Chiarita la cosa, i due smettono di sorridersi. Si voltano le spalle e si guardano in cagnesco come due potenze mondiali.

L’enfer, c’est les autres, è la battuta conclusiva del dramma di Sartre Huis clos. Se voi, cari lettori, avete l’impressione che questo argomento non sia stato finora neanche approssimativamente toccato e che ci siamo occupati principalmente solo dell’infelicità, per così dire, autosufficiente, ebbene avete proprio ragione. È tempo di rivolgere la nostra attenzione all’inferno barocco dei rapporti umani”. (Paul Watzlawick, Istruzioni per rendersi infelici, Feltrinelli, traduzione di Franco Fusaro)


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazine