“Chi entra nella mia anima troverà l’invito per un viaggio arcano che prosegue fino alla notte dei tempi, fino alle estremità della vita nell’universo.”
Scrive Silvia Dondoli all’inizio del suo libro. Tale affermazione può valere altrettanto bene come biglietto d’ingresso per chi entra in questo libro, straordinariamente denso di luci che guidano lungo un sentiero per sua natura ammantato della notte stellata dell’enigma. Dell’enigma, la scrittura di Silvia Dondoli, possiede infatti tutte le caratteristiche. Come l’enigma è una scrittura sintetica, che risolve la dualità nell’unità: la sua qualità è quella di essere allo stesso tempo l’oscurità e il lampeggiante bagliore che la squarcia. Soprattutto, dell’enigma possiede la capacità di essere un mezzo, un mezzo il cui fine è paradossalmente ma anche inevitabilmente l’indicibile. Accettare la sfida dell’enigma, vale a dire immergersi nel senso più vero del termine in questo libro, significa in questo caso accogliere la possibilità di scendere di pari passo in noi stessi ed entrare in risonanza con le mille perle di verità che ci abitano al pari di un fondale oceanico. Il Sentiero infinito della stella è infatti essenzialmente un viaggio interiore, poiché “L’Uomo non deve lasciare la terra per accedere alle altezze, ma solo conoscere se stesso e la sua grandezza”.
L’Infinito Sentiero della Stella
Collana: I Manuali dei saggi
Pagine: 80
Autore: Silvia Dondoli
Laris Editrice