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L’informazione uccide.

Creato il 27 aprile 2015 da Michele Orefice @morefice73

bimbo

 

Ho rivisto un po’ di volte il famoso video dell’ISIS dove i taglia-gole portano le loro vittime sulla spiaggia. La colonna procede lentamente, sembra quasi vadano a fare un picnic o una scampagnata. Le persone vestite di arancione camminano calme, hanno facce tranquille. Poi inizia la sceneggiata del tipo con il coltello che lo punta alla telecamera come uno scafato attore di Hollywood. I tipi in arancione sono in ginocchio ma sembrano estremamente calmi e tranquilli. Mi son chiesto più volte : ma lo sanno quello che gli capiterà? Come fanno ad essere cosi tranquilli? Non e’ che non sanno assolutamente nulla? Forse li hanno drogati? Forse non sanno che ci sono persone, mostri, che sono pronti a tagliargli la gola?

Nell’era di twitter e face book , possibile che ci sia qualcuno nel mondo che non sappia cosa sta succedendo? Ebbene penso che la disinformazione uccide. Quei poveretti ignoravano contro a cosa stavano andando.

Ogni tanto chiedo a qualche collega , tedesco, cosa ne pensano di questi pazzi che girano video a tagliar gole.

Loro sgranano gli occhi, cercano di capire meglio poi dopo 10 minuti iniziano a realizzare di cosa sto parlando e raramente hanno visto in TV i famosi video. E l’attentato di Parigi? Si , quello lo conoscono, la capitale francese dista 5 ore di macchina dalla nostra città e l’eco sui media e’ stato enorme. I piu’ hanno commentato che sono stati dei pazzi, che non hanno idea del perché, liquidando la discussione in pochi minuti. Solo il collega turco ha approfondito , accennando che l’occidente ha violentato parecchie volte il medio oriente e questi sono i risultati.

E se domani sbarcassero qui quelli dell’ISIS? Se domani il tipo che fa pizza e kebab si nascondesse dietro a un fazzoletto nero, prendesse un coltello e si mettesse a inseguirci? Se tirasse fuori un Kalashnikov? La media dei miei colleghi avrebbe la faccia inerme di quei poveri cristiani trucidati sulla spiaggia, sarebbero pecore pronte a farsi macellare senza nemmeno saperne il motivo. Vestiti anche loro nelle tute arancioni con facce fiduciose in attesa che qualcuno esca dicendo che e’ una candid camera. La maggior parte dei colleghi vive alla giornata, si lascia vivere, mette da parte le notizie che non piacciono ed e’ come se rifiutasse la realtà perché troppo scomoda , troppo ruvida, troppo sporca, troppo macabra, troppo impegnati sul lavoro, troppo impegnati sul’hobby, troppo impegnati in palestra. Semplicemente troppo.

La vita non la possiamo ignorare, non la possiamo nascondere, sbucherà sempre fuori sta a noi scegliere di vivere sul serio o girarci dall’altra parte ma prima o poi dovremmo chiederci … Ma stiamo vivendo davvero?


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